Psicologia

I dieci tipi di disturbi della personalità

I disturbi della personalità sono delle deviazioni del comportamento umano basate sui criteri imposti dalla cultura dell’individuo. Sono vissuti in maniera rigida e a lungo termine che creano disagio e sofferenza. Generalmente iniziano a presentarsi durante l’adolescenza o la prima età adulta e se non trattati si protraggono per anni se non per tutta la vita.

Possiamo di fatto identificare dieci differenti tipi di disturbi della personalità. Estremamente differenti tra loro nelle caratteristiche che li rappresentano ma tutti destabilizzanti per chi ne soffre.

Il disturbo Paranoide è caratterizzato da una diffidenza generale verso tutto e tutti, che vede qualsiasi cosa come qualcosa fatto intenzionalmente contro di loro. Le persone che ne soffrono percepiscono tutti come traditori, che alla prima difficoltà finiranno per abbandonarli, senza valutare la loro relazione con essi (famigliari, amici, partner). Sono inoltre costantemente destabilizzati da dubbi ingiustificati riguardanti la lealtà della loro cerchia ristretta. Le persone paranoidi hanno forti difficolta a fidarsi. Per questo non amano intraprendere relazioni.

Il disturbo Schizoide, la persona che ne soffre presenta un distacco generale nelle relazioni umane e ha un deficit emotivo. I soggetti schizoidi non hanno desiderio intimo. Sembrano piuttosto indifferenti a tutto ciò che concerne la loro vita e i rapporti con gli altri. Dato che preferiscono restare soli, prediligono le attività solitarie come l’informatica o la scrittura. Le persone che soffrono di questo tipo di disturbo della personalità sono indifferenti all’accettazione da parte della società. Ignorano le sue norme e sembrano egocentriche, fredde e distanti. Questo disturbo è difficilmente distinguibile dal disturbo delirante, dalla schizofrenia e dall’autismo.

Il disturbo Schizotipico è anche presentato come un disturbo caratterizzato da un deficit interpersonale marcato dalle competenze ridotte della persona nelle relazioni e nell’ambito sociale. Questi individui possono essere preoccupati da fenomeni paranormali. Possono avere l’impressione o credenza di avere poteri speciali che gli permettano di vedere il futuro, leggere nella mente altrui. O addirittura di avere il potere di controllare gli altri direttamente. Non amano dare fiducia ad altri e preferiscono evitare il disagio che gli comportano le relazioni sociali.

La persona con il disturbo Antisociale ha proprio come dice il nome, difficoltà a seguire le regole imposte dalla società. Utilizza infatti la manipolazione per ottenere ciò che vuole e non è interessata a adattarsi. Il suo comportamento può infatti essere caratterizzato da delle aggressioni alla legge, verso persone o animali, da un atteggiamento distruttivo e persino da frode. Il soggetto, detto in altre parole se ne frega della possibilità di ferire gli altri e delle conseguenze, decidendo di non seguire le norme sociali.

La personalità Evitante è marcata da un sentimento di disagio causato dall’idea di non essere all’altezza delle situazioni della vita quotidiana e da un modo di essere ipersensibile. Le persone con questo disturbo hanno tendenzialmente una personalità riservata e non amano le attività in cui devono stare con altre persone e dove c’è il rischio che vengano criticati. Nel contesto professionale, i soggetti che ne soffrono possono arrivare persino a rifiutare delle promozioni se queste li potrebbero esporre al giudizio altrui. Nell’ambito relazionale resta sovente difficile fidarsi. Nonostante ciò, sono possibili delle relazioni anche se è necessario un maggiore supporto e una coscienza da parte del partner.

Il disturbo Narcisistico, come narra il mito di Narciso, è il disturbo della personalità nominato in suo “onore”. Parla di una persona dalla personalità stravagante e sicura di sé che ama sé stessa e che apprezza l’ammirazione altrui ma che purtroppo non possiede grande empatia. Come narra la storia del personaggio conosciuto per la sua bellezza, esso finisce per essere la sua stessa distruzione.

La personalità Borderline è caratterizzata da un’impulsività eccessiva e un’instabilità nelle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e della sua cerchia ristretta. I soggetti che soffrono di questo disturbo hanno una paura estrema dell’abbandono perché la loro percezione di separazione può essere determinante per la loro immagine di sé. Sono incapaci di stare soli e per evitarlo arrivano persino a gesti suicida o automutilazioni per “attirare l’attenzione” e evitare l’abbandono.

Il disturbo della personalità Istrionico è caratterizzato da delle risposte emotive eccessive e da una ricerca di attenzioni. I soggetti che ne soffrono si trovano a disagio se non sono al centro dell’attenzione altrui. Tendono infatti ad attirare l’attenzione su di loro attraverso qualsiasi cosa (positiva o negativa non ha importanza) fino ad inventare storie o fingere atti estremi come il suicidio e vengono definiti come degli attori che indossano mille maschere interpretando il personaggio.

Il disturbo Ossessivo-compulsivo è conosciuto per essere, più frequentemente degli altri, nominato in film e serie tv. Questo tipo di disturbo è generato da una preoccupazione estrema dallo stato di ordine secondo il cervello dell’individuo. I soggetti con questo disturbo tentano in tutti i modi di avere il controllo, sentondo infatti la necessità di ripetere quello che fanno più volte, creando così una routine. Come esempio eclatante di questo disturbo possiamo nominare la cantante Katy Perry che ha sostenuto in delle interviste di aver un’ossessione per le pulizie e di necessitare che tutto sia messo in ordine alfabetico. Queste persone sono viste da persone esterne come perfezioniste e preferiscono concentrarsi sul lavoro piuttosto che sulle relazioni interpersonali.

La personalità dipendente è principalmente caratterizzata da un comportamento di dipendenza da uno o più soggetti vicini alla persona che ne soffre, come un genitore o un partner. La persona che ne soffre si presenta come “appiccicosa” e necessita di essere accudito o controllato dall’altra/altre persone. L’individuo prova un’estrema sofferenza mentale e possibilmente fisica quando deve subire un distacco dalla persona dalla quale è dipendente, anche se si tratta solamente di un rimedio temporaneo. Le persone che ne soffrono hanno difficoltà a prendere decisioni per conto loro e preferiscono lasciare questo compito alla persona a cui sono attaccati. In caso la relazione con la persona vicina finisca per un qualche motivo, la persona dipendente potrebbe necessitare un’altra relazione per colmare l’assenza della precedente dato che il soggetto soffre nell’idea di essere o  restare da solo e cerca in tutti i modi di evitarlo.

Tanja Celine Albisetti

Mi chiamo Tanja e sono una giovane studentessa con la passione per la psicologia e per l’utilizzo di essa in maniera terapeutica. Condivido volentieri le mie conoscenze con la speranza che le mie parole possano aiutare qualcuno.