Cinema

Sydney, film di genere noir del 1996 

Sydney è un film di genere noir del 1996, scritto e diretto da Paul Thomas Anderson. Il film ha una durata di 1 ora e 42 ed è il primo film girato da Anderson. Il titolo del film in originale è Hard Eight. È un riferimento ad una scena del film dove viene mostrata brevemente una partita di Craps (il gioco dei dadi) nella quale si gioca su una giocata hard. Per vincere questa puntata bisogna scegliere un numero tra 4, 6, 8 e 10 e totalizzare due addendi uguali che sommati diano la somma scelta. Per esempio, se si nomina 8, si può vincere e andare avanti solo se i dadi lanciati risultano entrambi 4 e 4.

La storia ruota intorno a Sydney (Philip Baker Hall), un uomo anziano ex giocatore d’azzardo. Il quale, davanti all’entrata di una tavola calda, trova un uomo rannicchiato e decide di offrirgli una sigaretta e un caffè. L’uomo, chiamato John (John C. Reilly), accetta le sue offerte e svela a Sydney di aver bisogno di 6000$ per le spese del funerale di sua madre. Sydney, dopo aver ascoltato, si offre di aiutarlo insegnandogli qualche trucchetto per racimolare un po’ di denaro all’interno dei casinò. Passano due anni e John è ormai diventato un giocatore professionista e il protetto di Sydney.

Un giorno, a Reno, John presenta al suo mentore un nuovo amico, Jimmy (Samuel L. Jackson). Un consulente della sicurezza interna che lavora nei vari casinò e che nutre una simpatia non ricambiata per Sydney. La stessa sera Sydney conosce una cameriera del casinò, Clementine (Gwyneth Paltrow), che per arrotondare si prostituisce e scopre che John prova un forte interesse verso di lei. Decide allora di portare Clementine nella sua stanza per farla conoscere il mattino successivo a John. Nel frattempo Sydney continua le sue giocate nel casinò, una in particolare sul tavolo di Craps dove punta 2000$ su una giocata di un tizio un po’ cretino (Phillip Seymour Hoffmann).

Un’opera semplice, ma elegante dal punto di vista narrativo, ma che nella sua semplicità funziona benissimo (considerato anche che è un’opera prima). Illustrandoci diverse tematiche come la costruzione del legame padre-figlio, la rispettabilità e l’ambiguità morale celata sotto apparenze e menzogne, immergendoci tra tavole calde e casinò e passando da toast e frittelle a tavoli da gioco e slot machine in un attimo.

Un tiro di dadi che potrebbe risultare nell’uomo più umile una fortunata vincita e liberazione e nell’uomo più altezzoso una distruttiva perdita e catastrofe, legando i loro destini e le loro speranze in attesa della giocata desiderata.