Recensione di Versi d’ossigeno, poesie e racconti
Recensione di Versi d’ossigeno, poesie e racconti
Senza ossigeno non potremmo vivere, senza ossigeno non ci sarebbe vita sul pianeta Terra. Ecco, per Laura le poesie sono il suo ossigeno, i versi sono ciò che la fanno sentire viva e, come dice nel suo piccolo esordio, la fanno respirare. «Bolle d’ossigeno dove poter respirare».
Riporta nei suoi versi una cosa fondamentale, e cioè l’incapacità dell’uomo contemporaneo di comunicare. A questa condizione non sfuggono i poeti e ce lo dice subito nella prima poesia, intitolata come la raccolta: «Avrei voluto urlarle quelle parole mute, con tutta la forza che avevo in corpo».
Amare gli altri come noi stessi
Nella raccolta è possibile sentire la passionalità di Laura, la cui vita sembra esser dominata da forti emozioni. Parla di libertà, di forza, di contrattacco: «Io vado, controcorrente. Voglio andare, controcorrente». Ci sono così atti di ribellione, come nella poesia Velo, dedicata alle donne afghane, che non possono ribellarsi al loro destino. Situazione sottolineata più avanti anche nei racconti. Un altro atto di ribellione vi è in Amatele, dove incita le donne ad amare le rughe, o meglio, i loro difetti, perché sono ciò che ci rendono quelle che siamo. In tutto il libro l’autrice spinge il lettore ad amarsi, ma anche ad amare. Sottolinea soprattutto le caratteristiche dell’universo femminile.
Quanta forza c’è in una donna. Quanta forza c’è in una madre. Lì sono morta è il testo che apre i racconti, in cui una bambina, durante la gravissima strage della Shoah, viene portata via da quelli che vengono definiti “gli uomini in divisa” e viene poi profanata.
Con uno stile diretto e deciso, che non ammette repliche, riporta eventi che hanno una carica emotiva notevole. Più che poesie e racconti ci donna la sua scatola dei ricordi, in cui, oltre ad affrontare tematiche di grande impatto politico e sociale, esplora anche il proprio Io interiore. Mettendosi a nudo, sottolinea certi eventi o persone che le mancano molto. Mostrandoci, ancora una volta, quanta umanità c’è in ognuno di noi.
Per concludere, informo il lettore che questa raccolta è un viaggio, nel tempo, nello spazio e nei sentimenti, dove non esiste né l’uno né l’altro. Questo libro è destinato a chi ha un cuore e vuole prendersene cura. A chi, prima di essere amato, ha deciso di amare gli altri.
Recensione di Versi d’ossigeno, poesie e racconti
Giulia Marmugi
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