Psicologia

Personalità: come la famiglia incide in ciò che siamo

In che modo siamo legati alle vite dei nostri familiari, sia nel passato che nel presente?

Numerosi studi attestano che una buona parte di problemi, disagi o traumi che ci portiamo dietro dall’infanzia alla vita adulta dipende dai nostri genitori. Infatti ogni azione che nel concreto noi compiamo con un certo intento, specialmente se essa è traumatica e non vogliamo elaborarla, di conseguenza poi viene trasmessa ai nostri figli. Dobbiamo a tal proposito considerare le nostre azioni come delle vibrazioni.

Quando abbiamo l’intento di fare qualcosa, si innescano delle vibrazioni dentro di noi. Queste vibrazioni hanno un effetto nel nostro corpo con un rilascio di diverse sostanze. In questo caso si tratta di un effetto fisico. In generale le vibrazioni dovute ad un trauma, predispongono un effetto placebo in chi ci sta affianco: proiettano cioè, nelle altre persone, quegli stessi atteggiamenti.

La famiglia è il primo ambiente in cui impariamo a relazionarci e ad esplorare il mondo. È il luogo primario in cui iniziamo a conoscerci. Pertanto può maggiormente influire sulla formazione della personalità, la costruzione dei primi attaccamenti e l’acquisizione dei ruoli sociali. Molti genitori di base pensano di essere dei bravi genitori e ignorano del tutto le conseguenze che le loro azioni possono avere.

Nell’attuale letteratura psicologica l’aggettivo “tossico” viene spesso menzionato. Sebbene questo termine non designi alcuna patologia o disturbo, tuttavia raggruppa un insieme di schemi comportamentali disfunzionali che si identificano alla perfezione con la parola “tossicità”.

Possiamo analizzare alcuni esempi di famiglie con queste inclinazioni.

1- Famiglia in cui il legame si basa sulla permissività

In questo modello familiare tutto è permesso; non si è in grado di esercitare il proprio ruolo genitoriale in quanto si è inadeguati anche a saper porre dei limiti. La troppa libertà in casa porterà il figlio ad assumere un comportamento anarchico ovunque. Non ascolterà alcun rimprovero fatto dagli insegnanti, da coloro con cui deve condividere i vari ambiti. Questo renderà impossibile per lui ascoltare e tener conto delle necessità altrui, e quindi non riuscirà a fornire una comunicazione costruttiva.

2- Famiglia in cui il legame si basa sui sensi di colpa

Frasi come: “se fai così vuol dire che non mi vuoi bene”, oppure: “solo se fai quello che ti ho chiesto mi dimostri il tuo amore”. Sono frasi che in molte famiglie si utilizzano per far fare le cose ai propri figli. Ognuna di queste frasi però cela un grandissimo senso di colpa che il bambino vive se non fa quello che vuole il genitore. Il senso di colpa si può riassumere in: faccio delle cose sbagliate e per questo non merito l’amore di mamma e papà, quindi generare paura.

3- Famiglia in cui il legame si basa sulla frustrazione

Non esiste peggior arma psicologica della frustrazione. Un genitore frustrato riflette le sue colpe, le sue paure e i suoi insuccessi sui figli o sul partner, creando una situazione asfissiante. In questo caso, i figli si vedranno costretti a realizzare i sogni dei genitori oppure ad essere la valvola di sfogo della loro insoddisfazione.

4- Famiglia in cui il legame si basa sull’inadeguatezza e la vergogna

In questo caso è difficile sentirsi a proprio agio in una famiglia in cui non ci si sente liberi di esprimersi e in cui le iniziative dei figli non vengono incoraggiate, anzi, chi ti circonda tende a sottolineare i tuoi fallimenti. Cosi anche con se stessi si è portati ad essere severi e a non vedere il buono che c’è in noi.

5- Famiglia in cui il legame si basa sul controllo maniacale

In questo caso si assiste a contesti che molto spesso sfociano in abusi emotivi o addirittura violenze, commessi in nome di un amore malato. Di base non c’è rispetto reciproco: da ricevere, da dare, ma soprattutto da nutrire verso se stessi. Chi vive in una famiglia del genere finisce per assumere un concetto totalmente distorto dell’amore e finisce per non conoscere mai quello che è il rispetto per se stesso.

Questi sono solo alcuni esempi, ma le conseguenze di vivere in una famiglia disfunzionale sono molteplici e si rivelano lo specchio di ciò che ad oggi, siamo.

Il bambino che ha vissuto in contesti del genere, una volta adulto, avrà bisogno di trovare delle modalità per essere rassicurato su quell’amore che sente di non meritare. Egli avrà costantemente bisogno di sentirsi amato. Quindi, sentirà di poter riempire quel vuoto e quel desiderio di amore primario ed essenziale, con diverse modalità che si traducono quasi sempre in cibo e droghe oppure spesso, con amori sbagliati. In altri casi non cercherà più quell’amore gratuito che non ha mai sperimentato bensì un amore condizionato al proprio continuo fare e dare all’altro.

In generale è importante fare percorsi con specialisti, che possono aiutare a ridimensionare alcune propensioni caratteriali e a capire quali siano i giusti parametri da associare al concetto dell’amore e dei rapporti interpersonali.

Antonella Valle