Cinema

Paterson, film di genere drammatico uscito nel 2016

Paterson è un film di genere drammatico, uscito nel 2016, scritto e diretto da Jim Jarmusch. Ha una durata di 1 ora e 53 minuti. Il titolo del film si riferisce a tre cose, tutte tre collegate tra loro:

1) la città di Paterson, situata nel New Jersey, nella quale si svolge la trama del film;

2) il poema epico modernista Paterson scritto da William Carlos Williams. Pubblicato tra il 1946 e il 1963 e ambientato nella medesima città, nel quale si indaga sul ruolo del poeta nella società americana oltre a descriverne gli abitanti e i paesaggi;

3) il nome del protagonista del film, Paterson, il quale vive nell’omonima città e il cui poeta preferito è William Carlos Williams.

Il film Paterson è ambientato nella cittadina di Paterson e racconta la settimana tipo di un uomo di nome Paterson. È suddiviso in sette capitoli, ciascuno corrispondente a un giorno della settimana. Paterson (Adam Driver) è un uomo ordinario, convive con la sua ragazza Laura (Goldshifteh Farahani) e il suo cane Marvin. Ha una routine monotona e ripetitiva. Il mattino presto va a lavorare come autista di autobus per il servizio trasporti della città. Quando stacca da lavoro torna a casa dalla sua compagna e insieme descrivono come hanno trascorso le loro giornate. Poi, venuta la sera, accompagna il cane a fare una passeggiata. Si ferma allo Shades Bar per socializzare un po’ tra bevute e risate, in modo particolare col gestore del bar chiamato Doc (Barry Shabaka Henley). La mattina dopo riinizia tutto daccapo, salvo con qualche lieve differenza.

L’unico momento in cui Paterson sembra temporaneamente evadere dalla sua routine circolare e meccanica è quando annota sul suo taccuino. Nelle pause lavorative o colto da un ispirazione a casa, delle poesie, essendo lui un grande appassionato dell’arte poetica e dei poeti che la esercitano, tra cui William Carlos Williams. Così mentre il film continua a mostrare le giornate trascorse da Paterson, noi leggiamo e sentiamo le sue poesie. Lo vediamo cancellare alcuni versi e sostituirli con altri. Vediamo ripeterle per più volte e cosa più importante, percepiamo quel suo senso di libertà e di felicità di cui poco si riesce a scorgere dal suo viso e dalle sue espressioni. In quegli istanti lui capisce il valore e la bellezza che ha e che trae dalla scrittura di poesie.

Paterson rappresenta un’esaltazione e una dichiarazione d’amore per la poesia. Come tutte le forme artistiche, riesce a conferire soddisfazione nel cuore degli uomini e a rendere più complete in qualche modo le loro vite, che il fine sia cantare di gloriose imprese, tragici avvenimenti ed eventi terrificanti o scrivere per distrarsi e per immagazzinare i propri pensieri, i propri ricordi e le proprie emozioni.

Entrambe le risposte vanno bene e sono valide ma, per dirla tutta, non importa la ragione per cui si scrive. Ciò che importa è che quello che si scrive provenga da sé stesso, da ciò che prova e da ciò che gli piace. Lo affascina e lo interessa, prendendo ispirazione da chi ha già percorso quest’immensa strada ma evitando di stravolgersi nel tentativo di copiare, preferendo a questa ultima opzione la sincerità. E questo lo dimostra molto bene il protagonista principale. Un uomo normale che conduce una vita normale e ha un lavoro normale. Ma da cui provengono parole che a noi possono non piacere e considerare mediocri, e che risultano però sincere da parte di Paterson, segno forse che ogni uomo ha dentro di sé l’arte poetica e deve solo tirarla fuori per alimentarla e farla crescere.