Mondo Mamma

L’importanza del tatto nei bambini: il viaggio nei sensi

Ci siamo lasciati nell’articolo precedente con un accenno ad un altro di questi ovvero il tatto.

Fin da dentro la pancia della mamma, il bimbo inizia a toccarsi le mani, il viso, il corpo e ad esplorare attraverso la messa in pratica di questo senso.

Ma veniamo alla nascita… non appena venuti al mondo e anche nei primi mesi avrete notato come portino tutto alla bocca, come se fosse quello il loro modo di “toccare” ed effettivamente è proprio così.

Nella bocca sono presenti tantissimi recettori e per loro sono il primo strumento di conoscenza del mondo.

Pian piano, con le loro manine impareranno ad afferrare gli oggetti e a sperimentare tutte le sensazioni che questo gli trasmette.

Nell’articolo precedente vi parlavo di alcuni giochi fatti proprio per sviluppare il tatto, con diversi tessuti in modo da conferire sempre un’esperienza diversa.

Questo tipo di attività sono veramente importanti per i nostri piccolini che iniziano così i primi passi verso la scoperta del mondo che li circonda.

Intorno ai sei mesi arriverà il famigerato e spesso temuto svezzamento. Ebbene anche lì, le mani saranno protagoniste tanto quanto il gusto: se si sceglie di approcciarsi ad un autosvezzamento lo saranno sin da subito. Infatti i bambini inizieranno a toccare tutto il cibo che gli viene proposto, per scoprirne la consistenza e solo successivamente, lo porteranno alla bocca.

Se si sceglie uno svezzamento più classico, questa fase arriverà comunque, semplicemente un po’ più in là, non appena inizieranno a provare cibi più solidi.

Con la mia piccola ho notato come incoraggiarla in attività che avessero a che fare con il tatto come quaderni in tessuto o anche gli stessi travasi (dove possono comunque toccare e sperimentare ciò che devono trasportare da un contenitore A ad un contenitore B), l’ha sempre intrattenuta più di molti altri giochi.

Il mio consiglio è quindi quello di offrire ai nostri figli un viaggio alla scoperta dei loro sensi, sotto forma di esperienze ludiche, ancor prima di tanti giocattoli che useranno veramente poco e ci occuperanno solo le cantine.

Vi lascio con una citazione:

“Le nostre mani sono le antenne della nostra anima. Se le fai muovere cucendo, cucinando, dipingendo, suonando o sprofondandole nella terra invii segnali di cura alla parte più profonda di te. E la tua anima si rasserena perché le stai dando attenzione. Così non ha più bisogno di inviarti dolore per farsi notare.”

“Davvero le mani sono così importanti?”

“Si, bambina mia. Pensa ai neonati: loro iniziano a conoscere il mondo grazie al tocco delle loro manine. Se guardi le mani dei vecchi ti parlano della loro vita più di qualsiasi altra parte del corpo. Tutto ciò che è fatto a mano si dice che è fatto con il cuore. Perché è davvero così: mani e cuore sono connessi”

Ciò che può sembrare un semplice gioco, insegnerà tantissimo alle nostre piccole creature: a prendersi cura, a fare e a non lasciarsi sopraf-fare.

Vi abbraccio e al prossimo articolo,
Michela

MichelaIzzo

29 anni, Romana DOC adottata dal Molise. Mamma di Ottavia. Dottoressa in Lingue. Nei miei articoli cerco di sciogliere dubbi sulla maternità, dagli aspetti più pratici a quelli più introspettivi attraverso la mia esperienza personale.

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