Psicologia

La dipendenza, quella condizione in cui perdiamo ogni controllo

La dipendenza è una condizione patologica per cui la persona perde ogni possibilità di controllo sull’abitudine.

La dipendenza si divide in:

  • dipendenza fisica (alterato stato biologico);
  • dipendenza psichica (alterato stato psichico e comportamentale).

Il tema delle dipendenze è un tema che tocca tutti in prima persona perché è legato alla ricerca del piacere e della felicità. Essere dipendenti da qualcosa, da una sostanza o da un’attività, porta con sé una limitazione della propria libertà e delle capacità di scelta. La dipendenza è un’abitudine o un comportamento che è difficile smettere e che, in modo sempre crescente, interferisce con la vita di una persona. Si può essere dipendenti a una sostanza, come l’alcool, o a droga, oppure a un’attività come i videogiochi o il gioco d’azzardo.

Il motivo non è uno solo per cui una persona consuma eccessivamente dell’alcol, altre droghe o gioca in modo incontrollato. Molti di noi sviluppano una dipendenza per affrontare i problemi della vita. Per un certo periodo l’uso di queste sostanze o il gioco potrebbero celare la nostra sofferenza e fare sparire la nostra paura. Tuttavia, alla fine, questa soluzione diventa il problema, un problema che spesso distrugge relazioni e famiglie. Quella che sembrava un’innocua abitudine può diventare quindi una dipendenza.

IL FUMO

La sigaretta è un oggetto di consumo tra i più diffusi nell’ambito della civiltà occidentale. Ed il fumo di sigaretta è il metodo più comune di assunzione della nicotina.

Il concetto che il fumo di tabacco sia nocivo alla salute e che aumenti la probabilità di andare incontro a molte malattie (la più grave delle quali è il cancro) è un fatto certamente ben noto a voi tutti.

Il tabacco appartiene alla famiglia delle solanacee. È una pianta erbacea annuale, la specie più diffusa è la Nicotiana Tabacum. È alta fino a 2 metri ed è originaria del Sud America.

 Gli antichi popoli Maya ne trasmisero l’uso alle popolazioni indigene del Nord America. La Cina e gli Stati Uniti sono oggi rispettivamente il primo e il secondo produttore mondiale di tabacco. Le foglie sono ricche di proteine, acidi organici e glucidi. Il contenuto di alcaloidi varia dal 2% al 15%.

La nicotina, il principale alcaloide presente, è un olio e deriva biosinteticamente dall’acido nicotinico e dall’ornitina. I suoi effetti sia sul sistema nervoso autonomo che sul sistema nervoso centrale sono i responsabili della dipendenza.

La tossicità del tabacco è dovuta in gran parte ai prodotti di combustione. Circa 4000 composti tra cui: catrame, ossido di carbonio e di azoto, nitrosammine volatili, acido cianidrico, idrocarburi volatili, formaldeide etc. che sono responsabili dell’azione cancerogena. Anche la nicotina ha un’azione tossica. Essa infatti è implicata nell’insorgenza e nello sviluppo delle malattie cardiovascolari.

Il fumo che si origina dalla combustione incompleta del tabacco e della carta che lo avvolge è costituito da almeno 4000 sostanze. I filtri riducono la quantità di queste sostanze che arriva nelle vie respiratorie, ma NON le eliminano.

Tra queste:

  • sostanze irritanti; catrame;
  • monossido di carbonio; nicotina.

L’ALCOL

L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e con una capacità di indurre dipendenza, superiore alle sostanze o droghe illegali più conosciute.

I giovani (al di sotto dei 16 anni), le donne e gli anziani sono in genere più vulnerabili agli effetti delle bevande alcoliche a causa di una ridotta capacità del loro organismo di metabolizzare l’alcool.

Al contrario di quanto si ritenga comunemente, l’alcool, pur apportando circa 7 Kcalorie per grammo, non è un nutriente (come ad esempio lo sono le proteine, i carboidrati o i grassi alimentari). Il suo consumo non è utile all’organismo o alle sue funzioni; risulta invece fonte di danno diretto alle cellule di molti organi tra cui i più vulnerabili sono il fegato e il sistema nervoso centrale.

LA DROGA

Droga è un termine che indica in senso generale sostanze di origine naturale o sintetizzate in laboratorio aventi proprietà non comuni. Normalmente intese in relazione all’organismo umano.

Nel linguaggio comune sono dette droghe:

  • sostanze utilizzate nella preparazione di cibi per dare un sapore particolare (spezie);
  • sostanze che provocano alterazioni della percezione della realtà e/o dello stato di coscienza(stupefacenti), o in grado di incidere sulle prestazioni e/o capacità psicofisiche, e che spesso inducono forme di dipendenza fisica o psicologica.

La droga, il cui uso risulta purtroppo sempre maggiore, soprattutto fra i giovani, è certamente, fra i tanti, uno dei maggiori pericoli che attentano all’integrità psico-fisica dell’uomo.

La droga infatti, esercita una azione distruttiva sia sull’organismo sia sul sistema nervoso.  Quest’ultimo, in particolare, agendo direttamente sui neuro-trasmettitori, altera la trasmissione degli impulsi nervosi determinando gravissime conseguenze quali:

  • perdita della capacità di reagire agli stimoli; incapacità di valutare e controllare le proprie azioni; sdoppiamento della personalità;
  • alterazioni mentali;
  • distorta percezione dello spazio e del tempo; alterazione di tutte le funzioni fondamentali.

 DIPENDENZA DA CELLULARE

Il telefono cellulare con la sua imponente diffusione tra diverse generazioni di utilizzatori, dai bambini agli anziani, dagli adolescenti agli adulti, ha determinato negli ultimi dieci anni la comparsa di nuovi comportamenti nella vita quotidiana e nuovi stili comunicativi tra le persone.

In particolare l’oggetto di culto tra gli adolescenti è anche il “giocattolo” privilegiato da oltre un bambino su quattro di età compresa tra 6 e 10 anni. ”Se sono senza ricarica sto male”.

La cosa più brutta? “Essere senza scheda”. Sono alcune delle risposte date alla Società Italiana dei Pediatri che ha condotto un’indagine sulla pericolosa relazione tra i ragazzini ed il loro cellulare.

In pochi anni l’ascesa del cellulare è diventata inarrestabile. Alcune ricerche hanno posto l’attenzione sull’impatto del cellulare sui bambini e sugli adolescenti, considerati per la loro vulnerabilità categorie a rischio. Sul treno, per esempio non mancano persone “attaccate” al telefonino a parlare di tutto a voce alta come se stessero nel salone di casa.

Il ritiro progressivo dal mondo reale viene determinato dalla perdita di interessi, da improvvisi cambiamenti di umore, da disturbi del sonno e dell’alimentazione, da rapporti conflittuali.

L’uso eccessivo, l’invio a ripetizione di sms, il tempo prolungato passato al cellulare anche a giocare con i giochi interattivi sono comportamenti problematici e come spesso succede tra gli adolescenti li espone a rischio della nuova dipendenza.