Crescita personale

Il rumore del vuoto: una lezione di sapienza e umiltà

Ti è mai capitato di passeggiare per la vita come se stessi attraversando una strada di campagna, assaporando il silenzio interrotto solo dal canto dei passeri? E in tale quiete, hai mai percepito il fragore assordante di un carretto vuoto che si fa largo, rompendo l’armonia con la sua inutile chiassosità?

Ricordi quella volta, quando, camminando accanto a te, la saggezza si fermò ad una curva del tuo percorso. Dopo un breve silenzio, ti sfidò: “Oltre al chiacchiericcio quotidiano, senti qualcos’altro?”. Probabilmente, aguzzasti le orecchie e, tra le varie voci della tua giornata, ne identificasti una in particolare: quella di un carretto che rumoreggiava.

“Ecco,” ti sussurrò la saggezza con un sorriso malizioso, “quello è il carretto vuoto della vita.” E tu, con quella piega curiosa tra le sopracciglia, chiedesti: “Ma come si fa a riconoscerlo senza vederlo?”. E la saggezza, con un lampo di spirito, ti rispose: “Oh, caro mio, è semplice: quanto più è vuoto, tanto più si sente il suo bisbiglio diventare un baccano!”

Ora, tu, diventato adulto e forse un po’ più sagace, ti ritrovi a riconoscere il carretto vuoto nelle persone che incontri. Quel collega che si gonfia il petto ad ogni piccola vittoria, quell’amico che interrompe sempre con aneddoti che stranamente lo vedono sempre come protagonista. Quella conoscente che si pavoneggia di virtù tanto gonfiate da sembrare palloncini pronti a scoppiare al minimo contatto con la realtà.

Il rumore di quel carretto vuoto ti fa sorridere, perché ora capisci che il volume delle parole spesso compensa la mancanza di sostanza. E non è forse un po’ comico? La vita ci presenta questo concerto di vanità e noi possiamo scegliere se ascoltarlo o se sintonizzarci su frequenze più autentiche.

Ma attenzione, non lasciare che il rumore esterno soffochi la tua voce interiore. Non cedere alla tentazione di riempire il tuo carretto con eco e frastuono, solo per sentirti parte della parata. La tua essenza non ha bisogno di tamburi né di trombe per essere valida. Ha bisogno solo di verità, di passione, di quell’umiltà che, curiosamente, risuona più forte di qualsiasi vuoto.

Quindi, mentre continui il tuo viaggio, sii grato a quei carretti vuoti: ti ricordano di rimanere pieno, di cose che contano davvero e mentre ti fai strada tra il frastuono e la musica, chiediti:

Sei tu il musicista che sceglie la melodia della propria vita, o lasci che il rumore del vuoto scriva la tua sinfonia?