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Il viaggio in Toscana: tra emozioni, arte, cultura e…ansia

In questo articolo vi parlerò del mio viaggio fatto insieme alla mia famiglia. Vi racconterò la mia esperienza sotto vari aspetti e vi consiglierò i posti da visitare, i luoghi in cui mangiare e il cibo tipico.

Il mio viaggio in Toscana inizia il 27 ottobre 2021: partenza da Palermo, aeroporto Punta Raisi, destinazione Pisa, aeroporto Galileo Galilei.

Fortunatamente l’aereo non ha portato nessun ritardo ma, nonostante ciò, dentro di me c’era un’ansia tremenda. Non prendevo l’aereo da 6 anni. Non mi ricordavo più come fosse prenderlo, quindi mi sentivo come un bambino che mangia le caramelle per la prima volta. Abbiamo fatto i controlli, il check-in e siamo saliti in aereo. Nonostante l’ansia, il volo è andato molto bene e in 65 minuti siamo arrivati a Pisa. 

Alla scoperta di Vinci, prima tappa toscana

La prima tappa del mio viaggio in Toscana è Vinci. Il paese Natale di Leonardo Da Vinci in cui sorgono la Biblioteca Leonardiana, Centro Internazionale di Studi Leonardiani e il comunale Museo Leonardiano. In questo museo vi è un’ampia e prestigiosa collezione di modelli di invenzioni Leonardiane realizzata all’interno della Palazzina Uzielle e del castello dei Conti Guidi. Nella piazza centrare possiamo trovare anche “L’Uomo di Vinci” scultura lignea di Mario Ceroli che si rifà al celebre disegno leonardiano dell’Uomo Vetruviano. È stato davvero un onore per me poter visitare i luoghi in cui è nato e cresciuto il grande Leonardo Da Vinci. 

La città inoltre è conosciuta anche per la “Festa della Poesia”. Questa festa si svolge a marzo in cui i Vinciani partecipano recitando le proprie poesie e la famosissima “Festa dell’Unicorno” che si svolge l’ultimo mercoledì di Luglio. Quest’ultima è una festa fantasy/medievale in cui il centro storico di Vinci si trasforma in un borgo da sogno per immergersi in una città persa nel tempo e nello spazio.

Dai pirati alla fantascienza, dalle fate a gli elfi, in ognuna delle nove aree ci sono spettacoli a tema.

Solo alla festa dell’Unicorno potrete trovare la Disfida di Arti Magiche, il Matrimonio Elfico, il Contest Miglior Creatura Fantastica, le Sireneidi e la Parata degli Elfi. Inoltre ci sono anche Aree ristoro tematizzate: dal ristoro di Jabba alla taverna dei cavalieri, dalla mensa di Hogwarts alla Cambusa dei pirati.

Nei tre giorni dedicati alla festa, ci sono circa 400 spettacoli organizzati, figuranti e scenografie a tema per rendere la città di Vinci ancora più magica. Oltre 300 stand per un mercato a tema, aree fumetti, concerti con artisti famosi e vari attori, gare di cosplayer per il costume migliore e soprattutto treni, biplani, mongolfiere e giochi pirotecnici.

Mi è dispiaciuto molto non poter assistere a questa manifestazione, ma sicuramente ci tornerò in estate il prosiamo anno per poterci partecipare.

Girovagando per Empoli, il secondo giorno

Il cuore della città di Empoli ospita la Fontana dei Leoni, il palazzo Pretorio, il Museo di Paleontologia e il Circolo Arti Figurative.

Inoltre vi sono due importanti ponti che attraversano l’Arno collegandolo alla parte est e ovest e sono il ponte di Viale Europa. Meglio conosciuto come il ponte di Piero Calamandrei e il ponte di Viale Togliatti, meglio conosciuto come il ponte di Alcide de Gasperi.

Durante il mio mio viaggio in Toscana sono andata al famosissimo mercato di Empoli. Questo mercato risale all’XI secolo e si svolge sempre il giovedì o in eccezione il sabato.

Inoltre nella stagione autunnale (ottobre) e nella stagione primaverile (maggio) si svolge di domenica “Empolissima”. Una manifestazione svolta nel centro della città con banchi del mercato e negozi aperti per l’intera giornata e diverse iniziative di carattere sociale. Infine abbiamo visitato alcuni negozi del paese. Empoli per me è stata davvero una bella città da visitare, ma preferisco Vinci per il suo aspetto storico e scientifico.

Terzo giorno visitando Pisa

Pisa è molto bella per il centro storico. Ma, a differenza di Firenze o di altri grandi città turistiche, non offre molto da visitare ma ha una bella storia dietro.

Secondo una leggenda Pisa sarebbe stata fondata dal capostipite di alcuni mitici profughi greci provenienti dall’omonima città greca di Pisa e distrutta nel VI secolo a.C in seguito alla fuga dei suoi abitanti. I quali poi si imbarcarono e casualmente raggiunsero le sponde del Tirreno dove diedero vita al nuovo insediamento.

La città è sede di tre importantissime Università d’Italia e d’Europa: l’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna.

Tra i luoghi più importanti ho visitato il Duomo di Pisa che ospitava in antichità anche il San Tommaso d’Aquino. Come ben sapete è una chiesa a cinque navate con il transetto a tre navate. L’edificio, come la torre campanaria, è sprofondato percettibilmente nel suolo, e alcuni dissesti nella costruzione sono ben visibili.

Poi ho visitato la famosissima torre di Pisa meglio conosciuta come la Torre Pendente. Sotto di essa  il terreno ha leggermente ceduto, facendola inclinare di alcuni gradi. L’inclinazione si è protratta per moltissimi anni, fino ad arrestarsi dopo i lavori di restauro conclusisi nei primi del XXI secolo. A causa delle difficoltà di costruzione, e non solo, la sua edificazione si è protratta nell’arco di due secoli (in tre diverse fasi di lavoro) a partire dalla fine del XII secolo.

Infine, ho visto l’enorme Battistero, dedicato a San Giovanni Battista, che si innalza di fronte al Duomo e il Camposanto monumentale che si trova al limite nord della piazza. È un cimitero strutturato in forma di chiostro, con tombe terrigne. La terra all’interno del cortile è in realtà una reliquia, trattandosi di terra proveniente dal monte Golgota in Terrasanta trasportato con diverse navi dai Pisani dopo la Quarta Crociata da cui appunto il nome di “campo” (lotto di terreno) “santo”.

A Pisa ho assaggiato la tipica Minestra di fagioli bianchi di San Michele e poi il pesce ragno bollito. Non avevo mai mangiato queste pietanze ma devo dire che erano molto gustose.

Abbiamo acquistato diversi souvenir per i nostri cari, tra cui una miniatura della torre di Pisa, diverse cartoline e calamite raffiguranti il Battistero.

Dopo pranzo abbiamo visitato il porto e il lungomare di Marina di Pisa, famosa anche per alcuni Romanzi ambientati, come ad esempio La Tenzone di Gabriele D’Annunzio (dall’Alcyone).

Abbiamo fatto una lunga passeggiata sul lungo mare fino ad arrivare al molo in cui c’erano attraccate diverse barche, ma soprattutto Yatch e navi mercantili.

Per cena abbiamo degustato la Trippa Alla Pisana e come dolce i famosi Cantuccini col Vin Santo.

L’incantevole Firenze, il quarto e quinto giorno

Firenze è la città che mi è piaciuta di più durante il mio viaggio in Toscana. Mi é piaciuta molto per i tantissimi monumenti da visitare, ma soprattutto per il fantastico panorama che offre.

Durante la mattina siamo saliti a Piazzale Michelangelo. Il più famoso punto d’Osservazione del panorama cittadino che ospita al centro del piazzale una copia del David. Purtroppo durante il mio soggiorno era in ristrutturazione.

Il piazzale fu realizzato dal 1869 su disegno dell’architetto Giuseppe Poggi su una collina appena a sud del centro storico, a completamento dei lavori di riqualificazione della riva sinistra dell’Arno. Da quell’anno infatti Firenze era capitale d’Italia. Tutta la città era impegnata in un rinnovamento urbanistico, il cosiddetto Risanamento, ovvero la rinascita borghese della città.

Il piazzale offre una vista ampia del bellissimo panorama della città di Firenze da cui si possono vedere i luoghi più importanti e il famoso Ponte Vecchio.

Per i fan de La Casa de Papel forse ricordate una scena girata proprio a Piazzale Michelangelo in cui il professore incontra Berlino che gli dice di aver la malattia della madre e che le resta poco tempo da vivere. Il professore cerca di convincere Berlino a non andare avanti con il piano e quindi a non fare il colpo alla Zecca, ma Berlino risponde: “provo qualche scrupolo di fronte a tutta questa bellezza!”

E poi continua dicendo: “se un pittore ti dicesse che gli rimangono tre anni di vita, gli chiederesti di smettere di dipingere?”

Si rivolge alla copia del David e dice: “guarda, avresti chiesto a Michelangelo di smettere di scolpire il suo David? No, no chiaro che no, gli avresti detto Forza Michelangelo, continua a fare quello che ti appassiona.”

E conclude dicendo: “Signori, continuate a coltivare la bellezza, e questo colpo Sergio, è un’apologia della Bellezza, è la nostra opera maestra.”

Ecco, questa parte della serie mi ha molto toccata e vedere il piazzale con i miei occhi mi ha molto emozionata. 

Dopo aver visitato piazzale Michelangelo, abbiamo passeggiato lungo l’Arno e abbiamo varcato Ponte Vecchio: pieno di gioiellerie, il ponte è uno dei simboli più famosi di Firenze a livello mondiale e attraversa il fiume nel suo punto più stretto. La prima costruzione risale all’epoca romana. È l’unico ponte di Firenze che non venne fatto saltare dai tedeschi durante la ritirata del 1944. 

Subito dopo il ponte vi é un punto di ristoro, famosissimo in tutto il mondo per l’antica Schiaccia Fiorentina, “l’Antico Vinaio”.

Nonostante il periodo che stiamo vivendo, per entrare nel locale c’era una fila lunga quasi 1Km con body guard e transenne. La loro Schiaccia è davvero prelibata, salata e croccante ma soprattutto condita con i più pregiati salumi toscani e costa solo 6 euro. Per questo è famosa in tutto il mondo. Da Firenze a Roma, da Roma e New York, posti in cui vi sono diversi punto vendita dell’Antico Vinanio. 

A causa della fila abbiamo deciso di pranzare in un altro locale e abbiamo degustato il panino con la finocchiona, un pregiato salume fiorentino.

Dopo pranzo abbiamo continuato la nostra visita e abbiamo visto Palazzo Vecchio. Il Palazzo Vecchio si trova in piazza della Signoria ed è la sede del comune della città, dopo essere stato sede del Parlamento italiano quando Firenze era capitale. Al suo interno si sono decise le sorti politiche della città dalla Repubblica fino al ducato di Cosimo I de’ Medici, che lo trasformò in residenza privata. Il museo di palazzo Vecchio espone fra l’altro opere di Donatello, Michelangelo Buonarroti e Giorgio Vasari.

Poi abbiamo visto la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, ovvero il Duomo di Firenze, che è la quinta chiesa d’Europa più grande. Infatti è lunga 153 metri. Il basamento della cupola, che si può vedere da tutta la piana di Firenze fino a Prato, è larga 90 metri.

Dopo di che abbiamo visitato il Battistero di San Giovanni, molto amato da Dante e Michelangelo. È splendidamente decorato sia all’esterno sia all’interno. Abbellito dalle migliori maestranze cittadine. È famoso soprattutto per i mosaici della cupola e per la porta del Paradiso di Ghiberti. Le misteriose origini storiche del monumento e i tanti avvenimenti ai quali ha fatto da teatro ne accrescono la storia enigmatica.

In seguito ho visto la chiesa di Santa Maria Novella e quella di Santa Croce, la Porta alla Croce che si trova in piazza Beccaria, Piazza della Repubblica in cui c’è l’antica giostra di Firenze e un viale pieno di negozi tra cui la Rinascente. Ho fatto una passeggiata a Via Ghibellini, una delle piazze più lunghe del centro e poi a Via dei Calzaiuoli. 

Nella città di Firenze sono collocate trentaquattro “lapidi della Divina Commedia” lungo le facciate di alcuni palazzi. Esse passano in rassegna i principali eventi della città e dei suoi illustri cittadini.

Poi, con grande emozione, ho visitato il Museo degli Uffizi.

Prima di entrare, nel portico, vi sono diverse statue che figurano uomini illustri come Cosimo e Lorenzo De Medici, Giotto, Donatello, Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Niccolò Machiavelli, Amerigo Vespucci, Francesco Gucciardini, Galileo Galilei e molti altri.

Il museo ospita una raccolta di opere d’arte inestimabili derivanti, dalle collezioni dei Medici. Di grande pregio sono anche la collezione di statuaria antica e soprattutto quella dei disegni e delle stampe che, conservata nel Gabinetto omonimo, è una delle più cospicue ed importanti al mondo.

Le sculture sono di grande valore e risalgono soprattutto all’epoca romana, con numerose copie di originali greci. A volte le statue incomplete o spezzate vennero restaurate e integrate dai grandi scultori del Rinascimento.

Fra le opere più importanti ho visto la Nascita di Venere di Botticelli, il Tondo Doni di Michelangelo nonché la “Sacra Famiglia”, la Primavera di Botticelli, i Duchi D’Urbino di Piero della Francesca, il Bacco di Caravaggio, il Compianto sul Cristo Morto di Pietro Perugino.

C’erano anche molti abiti in stile Mediceo, ma anche abiti antichi in stile Francese, Giapponese e Inglese.

All’esterno vi era anche un grandissimo giardino che aveva diverse opere tra cui la Grotta del Buontalenti.

Infine ho visitato la Galleria dell’Accademia che espone tantissime opere di Michelangelo tra cui il famosissimo David.

Dopo di che ho visto il Ratto delle Sabine di Jean de Boulogne, Venere e Amore di Michelangelo e tantissime altre opere.

In serata abbiamo cenato con un pregiato Antipasto Fiorentino misto di salumi del luogo, come primo le pappardelle al Ragù di Cinghiale. Un piatto tipico della zona e poi come secondo la famosissima Bistecca alla Fiorentina con contorno di patatine. Il tutto accompagnato con un ottimo vino del Chianti.

Visitare Firenze è stato davvero meraviglioso sia per quanto riguarda l’aspetto culturale e artistico, ma soprattutto per quanto riguarda l’aspetto turistico.

Il quinto giorno del mio viaggio in Toscana pioveva. Quindi abbiamo deciso di andare a fare un po’ di shopping e visitare il centro commerciale I Gigli di Firenze a Campi Bisanzio.

Tra i tantissimi negozi c’era Primark che è stato il mio preferito per la vasta quantità e qualità dei prodotti, sia per la casa che per la cura della persona, ma soprattutto per quanto riguarda il vestiario. Dopo di che c’erano OVS, HM, Zara, Apple, Leroy Merlin, Kasanova, Thun, Foot Locker, Pandora, Toys Center, Dyson, Guess, Dixie, Terranova, Bershka, Nike, Fiorentina store, Kiko, Lush ,Lindt e molti altri.

Ho acquistato diverse cose, sia in maniera generica che prodotti tipici. Infine abbiamo cenato all’Antico Vinanio del centro commerciale e abbiamo degustato una schiacciata ripiena con il lampredotto. Un altro piatto tipico fiorentino a base di una delle 4 sezioni dello stomaco di bovino, l’abomaso.

Fra Pistoia e Siena, sesto ed ultimo giorno

Il sesto giorno del mio viaggio in Toscana abbiamo visitato il Parco di Pinocchio a Pistoia, esattamente a Pescia.

Il parco è concepito come parco tematico per l’educazione dell’infanzia. Non è il consueto parco di divertimenti, ma piuttosto un luogo in cui si ha la sensazione di ripercorrere una fiaba vivente all’interno di un percorso scandito da connubio tra arte e natura.

Vi sono diverse statue. Come quella di Pinocchio e la fata poi vi è villaggio di Pinocchio, la casa della fata turchina, la balena gigante, il gatto e la volpe, il paese dei balocchi e tutto ciò che riguarda il mondo di Pinocchio.

Nel pomeriggio siamo andati alla Sagra della Castagna a San Giminiano (Siena). L’Associazione dei “Cavalieri di Santa Fina” aspetta i visitatori nella centrale Piazza del Duomo con delle calde castagne acompagnate da un bel bicchiere di vino nuovo. L’appuntamento è solitamente il 30/31 ottobre e 1 novembre e poi tutte le domenica di novembre e dicembre dalle 10:00 alle 19:00. 

Per me è stato un modo carino per scaldarmi  durante una passeggiata in uno dei più bei centri storici della Toscana. Personalmente adoro specialmente nel periodo invernale, quando si riduce il flusso dei turisti e l’atmosfera si fa più raccolta e romantica.

La sera, una volta tornati a casa, abbiamo degustato l’ultimo piatto fiorentino prima della partenza, lasagne fresche tagliate in brodo con gamberi e pepe nero.

Il mio viaggio in Toscana è giunto al settimo giorno. Siamo partiti presto quel giorno, l’aereo era alle 6:30. Siamo arrivati a Pisa in aeroporto e posso dire che purtroppo è un aeroporto piccolissimo che non ospita tutte le compagnie aeree.

Il ritorno a casa e… il mio attacco d’ansia sull’aereo

Abbiamo fatto i controlli e il check in e siamo partiti. Anche se il viaggio d’andata è andato molto bene, purtroppo non posso dire lo stesso del viaggio di ritorno.

Mancavano quasi 15 minuti all’arrivo e a causa vento abbiamo incontrato tantissime turbolenze. Purtroppo soffro d’ansia e quelle turbolenze mi hanno un po’ preoccupata e in più il movimento brusco dell’aereo mi ha fatto venire la nausea.

Appena siamo atterrati le hostess hanno detto di rimanere seduti perché a causa del forte vento non si poteva scendere dall’aereo. Io non riuscivo a respirare, mi mancava l’aria e soprattutto sudavo freddo.

Non ero seduta accanto a i miei famigliari. Una signora accanto a me ha visto che stavo poco bene e ha chiamato l’hostess. Le ho chiesto se gentilmente mi facesse uscire ma lungo il corridoio, mentre stavo per uscire, ho iniziato ad avere mancamenti e sono svenuta.

Mi sono svegliata dopo un po’, non respiravo e soprattutto ero freddissima. Ho aperto gli occhi e c’era mio padre che mi teneva i piedi alzati, un hostess che mi teneva la testa e un signore che mi bagnava il viso e il corpo con un fazzoletto bagnato d’acqua.

Subito hanno chiesto se ci fosse una dottoressa sull’aereo e per fortuna c’era una dottoressa di Palermo che tornava da Pisa. Mi ha subito dato dello zucchero e hanno chiamato l’ambulanza.

Hanno bloccato l’aereo e non hanno più fatto uscire nessuno. C’era un silenzio tombale e ogni tanto qualcuno chiedeva alle hostess come stesse la ragazza svenuta.

Un hostess mi faceva domande in inglese e fortunatamente, grazie alla mia fluenza con la lingua, ho saputo rispondere e subito ha capito che stavo un po’ meglio.

Arrivata l’ambulanza i medici mi hanno misurato la pressione ed era molto bassa, 76 con 42 e i battiti 79.

Mi hanno dato delle gocce e mi sono ripresa subito. Dopo di che hanno fatto scendere tutti gli altri passeggeri e mi hanno portato sull’ambulanza dove mi hanno fatto un elettrocardiogramma.

La paura è stata tanta, ma fortunatamente grazie a i dottori sono stata subito meglio. 

È stata una stranissima esperienza, non mi era mai accaduta una cosa del genere e soprattutto non ero mai salita su un’ambulanza. Il medico mi ha anche regalato una penna della croce rossa.

Tornata a casa, dopo aver fatto una doccia, ho riguardato tutte le foto fatte e ad oggi posso dire che è stato un bel viaggio in Toscana. Ricco di emozioni, sorprese, nuovi posti da visitare e bellezze da scoprire, nuovi cibi da assaggiare e vini da degustare.

È stato un bel viaggio in Toscana e lo porterò sempre nel mio cuore. Tante emozioni dentro di me e soprattutto tanta paura allo stesso tempo. È stato il mio primo viaggio durante l’emergenza  COVID e quindi è stata una nuova esperienza. Nonostante ciò devo dire che c’era tantissimo afflusso, tanto turismo e tanta gente senza mascherina.

Ho deciso di raccontarvi il mio viaggio in Toscana perché ha toccato diversi aspetti come l’arte, la cultura, il viaggio, le emozioni, la famiglia, le serie tv, il cibo, l’attualità, l’ansia e la vita di tutti i giorni.

Soddisfatta del mio viaggio, che purtroppo è durato poco, sono fiera della mio viaggio in Toscana perché ho passato dei bei giorni con la mia famiglia.

Come diceva il grande Ryszard Kapuscinski: “Un viaggio non inizia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati.”

E per me è proprio così. 

Spero di avervi affascinato con la mio viaggio in Toscana e con i miei racconti dettagliati, al prossimo articolo!

Un bacio, Miriana.

Ps: se vi piacciono questi tipi di articoli  fatemelo sapere nei commenti. Se avete domande fate pure.