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L’insidiosa trappola del “Ma io ho sempre fatto così!”

Prima di iniziare, faccio una premessa: tutti siamo persone tossiche! Quindi, il mio articolo di oggi non è un “puntare il dito contro qualcuno” o “giudicare qualcun altro”. Purtroppo, per vari motivi, tutti abbiamo tratti tossici, atteggiamenti, comportamenti limitanti, traumi infantili che ci influenzano anche da adulti, sia nel privato, che nell’ambito lavorativo.

Il segreto? Riconoscere questi tratti tossici e cercare di migliorarli, per puntare ad essere la migliore versione di noi stessi!

Detto questo, mi è capitato, anche ultimamente, di dover allontanare (o, meglio, di essere allontanata!) da persone palesemente tossiche, ma che avevo deciso di avere nella mia vita. Il mio animo da “crocerrosina” mi ha portato a tenerle a me, vicino, seppur subissi il loro atteggiamento, la loro persona. La mia speranza? Quella di poter far nascere in loro la consapevolezza che, forse, qualcosa non andasse, che qualche parte di loro andava migliorata. Ma, la mia speranza, nella maggior parte dei casi, si spegne. Come l’ultimo fuocherello, dopo un barbecue con gli amici!

Da quando ho iniziato il mio percorso di accettazione di me stessa, questi tratti tossici riesco a riconoscerli a naso. Ma non posso pretendere che tutti possano fare altrettanto, soprattutto perché queste caratteristiche altamente deleterie, per sé e per gli altri, fanno parte del nostro quotidiano, della nostra cultura, del nostro essere.

Vi è mai capitato di sentirsi dire: “Ma io ho sempre fatto così?”.

Ecco!

Questa è una delle frasi altamente distruttiva, tossica per sé e per gli altri, dimostrazione lampante che non si ha voglia, né tantomeno intenzione, di cambiare, di modificarsi, di intraprendere una nuova strada. E, di conseguenza, non sono ben accetti consigli!

Ma io ho sempre fatto così?” è una frase che rivela essere un vero e proprio ostacolo al progresso. Questa dichiarazione, apparentemente innocua, nasconde, in realtà, una mentalità rigidamente ancorata al passato, un atteggiamento che ostacola ogni possibilità di crescita personale e di adattamento alle nuove sfide che la vita ci presenta.

La frase in questione riflette una sorta di resistenza al cambiamento, una mancanza di apertura mentale nei confronti di idee, pratiche o soluzioni alternative. È un muro eretto di fronte all’innovazione ed alla possibilità di miglioramento, alimentato da un’illusoria sicurezza nel mantenere lo status quo.

Chi pronuncia questa frase dimostra un attaccamento eccessivo alle proprie abitudini, un attaccamento che va oltre la semplice preferenza personale e si trasforma in una vera e propria ossessione per la familiarità. Questo atteggiamento può essere estremamente dannoso, sia a livello individuale che collettivo.

La tossicità dell’inerzia mentale

Quando ci si aggrappa al mantra del “Ma io ho sempre fatto così!”, si mette in moto un circolo vizioso che trattiene le persone in una stagnazione emotiva ed intellettuale. Questa mentalità non solo impedisce la crescita personale e professionale, ma può anche danneggiare i rapporti interpersonali e minare il successo in ambito lavorativo.

A livello individuale, l’incapacità di abbracciare il cambiamento limita le opportunità di sviluppo personale e di realizzazione dei propri obiettivi. Chi si rifiuta di adattarsi alle nuove circostanze e di imparare nuove abilità rimane intrappolato in un loop di mediocrità, incapace di superare gli ostacoli che la vita gli presenta.

Nel contesto lavorativo, l’atteggiamento del “Ma io ho sempre fatto così!” può avere conseguenze devastanti. In un mondo in continua evoluzione, dove l’innovazione e la flessibilità sono fondamentali per il successo, coloro che si aggrappano alle vecchie metodologie rischiano di diventare obsoleti e superati dalla concorrenza. Questo atteggiamento può anche creare tensioni nei team di lavoro, minando la collaborazione e la produttività.

L’arte del cambiamento consapevole

Per evitare di cadere nella trappola dell’inerzia mentale rappresentata dal “Ma io ho sempre fatto così!”, è fondamentale coltivare un’apertura mentale ed una propensione al cambiamento. Questo non significa abbandonare completamente le proprie tradizioni o le pratiche che hanno dimostrato la propria efficacia nel tempo, ma piuttosto essere disposti a esplorare nuove idee e ad adattarsi alle nuove circostanze.

Ecco alcuni suggerimenti pratici per coltivare un’atteggiamento più aperto e flessibile:

  • coltivare la consapevolezza: rimanere consapevoli dei propri pensieri e delle proprie reazioni è il primo passo per superare l’inerzia mentale. Quando ci si rende conto di aver pronunciato la frase “Ma io ho sempre fatto così!”, è importante fermarsi e riflettere sulle motivazioni dietro quel comportamento;
  • sperimentare il nuovo: sfidare attivamente le proprie abitudini e provare nuove esperienze è essenziale per favorire la crescita personale. Anche piccoli cambiamenti nella routine quotidiana possono avere un impatto significativo nel rompere il ciclo dell’inerzia mentale;
  • ascoltare gli altri: essere aperti alle opinioni e alle prospettive degli altri è fondamentale per favorire l’apprendimento e l’innovazione. Accogliere i consigli e le critiche costruttive può aiutare a superare le proprie limitazioni e a esplorare nuove possibilità;
  • cercare il supporto: intraprendere un percorso di cambiamento non è sempre facile, ma avere il sostegno di amici, familiari o colleghi può rendere il processo meno intimidatorio. Condividere le proprie sfide e i propri obiettivi con gli altri può fornire motivazione e incoraggiamento lungo il cammino.

Questa inerzia mentale è caratteristica delle persone tossiche.

Ma chi sono le persone tossiche?

Le persone tossiche sono individui che, consapevolmente o meno, hanno un impatto negativo sulla nostra vita e sul nostro benessere emotivo. Possono manifestarsi in diverse forme e con diversi comportamenti dannosi. Alcuni esempi includono:

  • manipolatori:queste persone cercano di controllare gli altri manipolando le loro emozioni e le loro azioni. Possono essere molto persuasivi ed abili nel far sentire gli altri in colpa o incapaci di prendere decisioni autonome;
  • critici costanti: costantemente critici e negativi, queste persone possono minare la fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità. Trovano sempre qualcosa da ridire e, raramente, offrono supporto o incoraggiamento;
  • egocentrici: le persone egocentriche mettono costantemente i propri bisogni e desideri al di sopra di quelli degli altri. Sono poco inclini a considerare i sentimenti o le necessità altrui e possono essere molto manipolatori quando si tratta di ottenere ciò che vogliono;
  • drammatici: queste persone amplificano costantemente piccoli problemi o conflitti, creando un clima costante di turbolenza emotiva intorno a loro. Sono, spesso, iper-reattivi ed inclini a trasformare anche le situazioni più banali in drammi.

Come riconoscerle?

Riconoscere le persone tossiche può essere un compito difficile, poiché possono manifestarsi in modi sottili e subdoli. Tuttavia, ci sono alcune bandiere rosse che possono indicare la presenza di una relazione dannosa:

  • si sentono costantemente stressati: le interazioni con una persona tossica tendono ad essere emotivamente esaurienti e stressanti. Se ti senti costantemente nervoso o teso intorno a qualcuno, potrebbe essere un segno che quella persona è tossica;
  • ti fanno sentire inadeguato: le persone tossiche spesso criticano, giudicano o ridicolizzano gli altri, minando così la loro fiducia in sè stessi e nel proprio valore. Se ti ritrovi a sentirsi costantemente inadeguato o insicuro in presenza di qualcuno, potrebbe essere un segno di tossicità;
  • c’è uno squilibrio nelle relazioni: le persone tossiche tendono a trarre vantaggio dagli altri senza dare nulla in cambio. Se noti un diseguale contributo emotivo, finanziario o altro nelle tue relazioni, potrebbe essere un segno che stai affrontando una persona tossica.

Queste persone tossiche, sebbene possano essere difficili da riconoscere, possono avere un impatto profondo e dannoso sulle nostre vite. Ecco perché è fondamentale allontanarle per proteggere il nostro benessere:

  • preservare la nostra crescita personale: le persone tossiche tendono ad essere egoiste ed a tirarti verso il basso, anziché sostenerti nei tuoi obiettivi ed aspirazioni. Allontanarle ti permette di liberare spazio per relazioni più costruttive e nutritive, che ti incoraggiano a crescere e a svilupparti come individuo;
  • mantenere le relazioni positive: le persone tossiche possono mettere a rischio le tue relazioni positive. La loro negatività e le loro dinamiche dannose possono influenzare anche le relazioni con le persone che ti sono care. Allontanarle ti consente di preservare e coltivare relazioni più sane e soddisfacenti con coloro che ti sostengono veramente;
  • proteggere la nostra energia: interagire con persone tossiche può essere emotivamente ed energeticamente esauriente. Ti senti costantemente stressato, esausto e privo di energia. Allontanarle ti consente di risparmiare la tua preziosa energia per attività e relazioni che ti nutrono e ti sostengono veramente;
  • avere maggiore autostima: le persone tossiche possono minare la tua autostima ed il tuo senso di valore personale con critiche costanti e comportamenti manipolatori. Allontanarle ti permette di rafforzare la tua autostima e di riconoscere il tuo valore intrinseco, senza essere costantemente messo in discussione da individui dannosi.

Come proteggersi?

Proteggersi dalle persone tossiche è essenziale per preservare il proprio benessere emotivo e psicologico. Ecco alcuni suggerimenti per farlo:

  • imposta limiti chiari: stabilisci confini sani e fai rispettare le tue esigenze ed i tuoi diritti personali. Non aver paura di dire “no” quando necessario e di prendere le distanze da situazioni o persone che ti fanno sentire male;
  • cerca supporto: parla con amici, familiari o un professionista della salute mentale per ottenere supporto ed esposizione esterna. Condividere le tue esperienze può darti una prospettiva più chiara e fornirti il sostegno necessario per affrontare una relazione tossica;
  • pratica l’autocura: fai attenzione al tuo benessere emotivo e fisico. Dedica del tempo a te stesso, coltiva hobby che ti piacciono, fai esercizio fisico ed impara tecniche di gestione dello stress come la meditazione o la respirazione profonda;
  • riconosci i modelli dannosi: rifletti sulle tue relazioni passate e cerca di identificare eventuali modelli dannosi o ricorrenti. Essere consapevoli di questi schemi può aiutarti ad evitare situazioni simili in futuro.

Quindi, cosa fare?

Il “Ma io ho sempre fatto così!” può sembrare una frase innocente, ma nasconde un pericoloso atteggiamento di resistenza al cambiamento che ostacola la crescita personale ed il successo professionale.

Coltivare un’apertura mentale e una propensione al cambiamento è fondamentale per superare l’inerzia mentale ed abbracciare nuove opportunità di apprendimento e crescita. Solo attraverso il coraggio di sfidare le proprie abitudini e di esplorare nuove strade possiamo liberarci dalla trappola del passato e abbracciare pienamente il futuro.

Per fare ciò, un passo importante potrebbe essere quello di allontanare le persone tossiche dalla tua vita, il quale può essere difficile e doloroso, ma è essenziale per il tuo benessere emotivo e per la tua felicità a lungo termine.

Scegliere di circondarti di gente che ti sostiene, ti ispira e ti incoraggia è un atto di auto-amore e di autentica cura di sé. Ricorda che hai il diritto di proteggerti e di scegliere le relazioni che ti arricchiscono e ti rendono felice. Il resto è solo fuffa!