Attualità

L’impatto tossico dei programmi trash sui rapporti

Non guardo la TV da anni, ormai. Preferisco di più film e serie che mi affascinano e mi incuriosiscono dalla trama o dal trailer. Credo fermamente che sia importante alimentare la mente di storie interessanti e di messaggi giusti o, almeno, sottoporla ad attività che possano portarla a crescere, a stimolarla per tenela sempre sveglia ed attiva. Questo perchè siamo circondati di talmente tanta melma, che ci viene gentilmente offerta su piatti d’oro e d’argento tra l’altro, che non ritengo giusto intossicarla ancora di più, propinandole programmi di bassa cultura. Sarò presuntuosa? Forse, chissà! Ma sarò pur libera di decidere cosa guardare?

La TV, soprattutto nell’ultimo decennio, ha avuto un crollo pazzesco, a mio avviso! Si dà sempre più spazio a programmi altamente trash, che si fanno portavoce di storie profondamente diseducative, sottovalutandone il messaggio che potrebbe essere recepito dal pubblico ascoltatore. Spesso, lo stesso è formato da gente che difficilmente si informa e raramente ha interesse e curiosità a crescere. Quindi, cosa potrebbe mai uscirne fuori?

Non possiamo non ammettere, anche senza esserne particolarmente contenti, che nella società moderna, la televisione ha un ruolo significativo nella formazione delle opinioni e nella modellazione dei comportamenti umani. Quindi, quando si parla di programmi televisivi trash, come “Uomini e Donne” e “C’è Posta per te”, è importante, a mio avviso, analizzare l’impatto negativo che questi possono avere sui rapporti interpersonali e sui valori delle persone.

Uno dei problemi principali dei programmi trash è la tendenza a glorificare e normalizzare i rapporti tossici. È questo il caso di “Uomini e Donne”, dove si assiste, quotidianamente, a dinamiche relazionali disfunzionali, in cui la manipolazione, il conflitto e la competizione sono enfatizzati all’ennesima potenza, col solo fine di ottenere ascolti più alti. Questi programmi presentano storie di amore tormentato, in cui il caos ed il dramma dominano la scena. E tutto ciò non fa altro che portare le persone a credere che tali dinamiche disfunzionali siano accettabili o, addirittura, desiderabili nella vita reale.

Un altro aspetto problematico dei programmi trash è la cattiva gestione dei conflitti. Le discussioni e le liti, ormai protagoniste indiscusse di ogni puntata, sono esagerate ed enfatizzate a tal punto da creare spettacolo. Ma c’è da dire che questo tipo di comunicazione non è sana per le relazioni nella realtà. I giovani, in particolare, possono essere influenzati da questo comportamento, pensando che sia normale urlare o insultare l’altro quando si è in disaccordo, anziché cercare soluzioni pacifiche e rispettose per tutti.

Un altro effetto negativo dei programmi trash è la creazione di versioni distorte dei rapporti umani. Questi programmi, infatti, non si risparmiano quasi mai nel presentare una visione distorta della realtà, in cui le persone sono costantemente sotto la lente d’ingrandimento e si comportano in modi esagerati per attirare l’attenzione. Questo può portare i giovani a sviluppare aspettative irrealistiche nei confronti delle relazioni, pensando che debbano sempre essere drammatiche o pieni di intrighi per essere interessanti.

Non si può non far notare quanto i giovani siano particolarmente vulnerabili all’influenza di tali programmi. Durante l’adolescenza, infatti, essi stanno ancora imparando a navigare le dinamiche relazionali ed a sviluppare un senso di sé stessi. I programmi televisivi possono svolgere un ruolo importante nel plasmare le loro convinzioni ed i loro comportamenti. Se i giovani vedono ripetutamente comportamenti tossici o relazioni disfunzionali in televisione, potrebbero iniziare a percepire queste dinamiche come normali.

Ma analizziamoli uno per uno.

Uomini e Donne”.

Uomini e Donne” è un programma televisivo, condotto da Maria De Filippi, che va in onda, su Canale 5, dal 1996. Inizialmente, nasce per poter dare la possibilità, alle coppie, di parlare della loro storia e confrontarsi con il pubblico. Si discuteva di ciò che non andava ed il pubblico dava loro dei consigli, a volte le risposte che la coppia stessa cercava. Una specie di terapia di coppia, ma senza la terapista, insomma! Ma che consigli poteva mai dare il pubblico? Esso non era altro che uno spaccato della nostra società degli anni ’90. In quel periodo, non si parlava certo di parità tra sessi ed indipendenza della donna, né tantomeno di rispetto e dialogo, in famiglie dove si confondeva la “violenza” con l’“educazione”.

Negli anni, il format si è evoluto e si è aperto ai single, per dar loro la possibilità di trovare l’amore. Prima solo con i giovani, ora anche con gli adulti. Maria De Filippi dà spazio proprio a tutti!

ll programma, ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, ci delizia di storie di presunte conoscenze e frequentazioni, con tanto di esterne e weekend. La maggior parte delle volte, non sono altro che persone che hanno fame di visibilità. Si sa che, in un mondo fatto di immagine, serve molto poco per fare soldi e, un modo molto efficace, è proprio quello di partecipare a programmi televisivi come questo.

Bastano poche puntate, infatti, per diventare “famosi”, soprattutto qualora si dovesse chiedere una partecipazione al programma per corteggiare persone che sono lì da anni, “a cercare l’amore”, ma senza riuscirci. Avendo una cassa di risonanza molto alta, è facilmente intuibile come si possa avere la giusta visibilità in poco tempo. È ovvio che questa visibilità si riversa anche sotto l’aspetto lavorativo. Il che non guasta!

Ma non voglio soffermarmi su questo!

In una società che vive di immagine e di visibilità, social, condivisione di foto e momenti, ecc…, non trovo sbagliato utilizzare tutte le armi a disposizione per cercare di migliorare la propria posizione, soprattutto quella lavorativa. Non ci trovo nulla di male a sfruttare un po’ di popolarità di questi personaggi VIP, per un tornaconto personale. Anzi, trovo sia una strategia di marketing abbastanza semplice e poco costosa.

Ma avete mai guardato attentamente “Uomini e Donne”?

Io sì! Ne ho fatto quasi uno studio. Ho voluto comprendere cosa spingesse la gente ad essere così informata su persone che non conosce e, forse, non conoscerà mai. Ho voluto capire cosa spingesse le persone ad accendere la TV, ogni pomeriggio, alle ore 14:45, per ascoltare storie senza senso, urla e litigi.

Non potevo non soffermarmi sulle dinamiche che portano avanti il programma ed ho riscontrato che i messaggi che passano non sono assolutamente sani!

C’è proprio di tutto!

Gente che guarda i cellulari e legge i messaggi privati in pubblico, con lo scopo di smascherare una presunta presa in giro. Presa in giro da parte di chi e nei confronti di chi poi? Il programma vive anche di questo!

O ragazzi e ragazzi che “vietano” uscite con gli amici o serate in discoteca, perché “a loro dà fastidio”. Su una rete nazionale, seppur privata, si dice espressamente di non uscire il sabato con gli amici perché “a lei o a lui dà fastidio”. Questa la fanno passare anche come una dimostrazione di interesse, un tenerci “significativo” a quella persona.

Entrambe le cose sopra descritte sono palesi atteggiamenti di controllo patologico, che non dovrebbe esserci durante una conoscenza e, più propriamente, in una relazione. Se ci mettiamo anche che fanno tutto questo in TV, su una rete seguita da milioni di telespettatori, si può ben immaginare come la situazione possa solo peggiorare. E di molto anche!

Durante il programma, si presentano diverse situazioni, dal mio punto di vista, molto poco sane. Anche uomini che illudono donne sole, per garantirsi una sola notte di sesso e, poi, danno loro il benservito. Senza tenere conto dei sentimenti dell’altra. Si chiude un rapporto così, senza prendersi la responsabilità. Ecco che, poi, non possiamo mica lamentarci che, nella vita reale, accada lo stesso (se non peggio!).

Donne che corteggiano lo stesso uomo, struggendosi per lui, arrivando ad accettare mancanze di rispetto ed arrabbiandosi, all’apparenza almeno, qualora dovesse esserci interesse per una piuttosto che per un’altra. Continuano a richiedere un’esclusiva, a volte anche peccando di dignità, ad una persona che, in quel momento, tutto vuole tranne che una donna accanto! Come se loro non sapessero come funziona o come se non avessero accettato le “regole” del programma!

Uomini che corteggiano la stessa donna, la quale, essendo molto insicura di sé stessa, ha bisogno continuamente di conferme e di dimostrazioni, essere ininterrottamente corteggiata, anche richiedendo ed attuando atteggiamenti e comportamenti a dir poco infantili.

Uomini, se così si possono definire, che urlano contro la donna che starebbero, in teoria almeno, frequentando, qualora la stessa dovesse iniziare “ad uscire la testa fuori dal sacco”!

Donne che gridano in maniera insopportabile, quasi in preda ad un vero e proprio attacco d’ira, nei confronti di quell’uomo che, palesemente, le ha scaricate, ma che non accettano l’eventuale rifiuto. La conoscete la storia “a lui non piaccio? Allora è gay!”? Ecco! È praticamente la stessa cosa!

Mi chiedo. Con quali presupposti si può creare una relazione SANA in una situazione che nasce già tossica?

C’è Posta per Te”.

C’è Posta per Te” è un programma televisivo, condotto sempre da Maria De Filippi, su Canale 5, il sabato sera, dall’anno 2000.

Il format è nato per raccontare diverse tipologie di storie, come rapporti tra padri e figli, madri e figli, tra fratelli, tra sorelle, tra marito e meglie, ecc…, ormai distrutti da tempo.

Premetto che l’idea non la ritengo cattiva, soprattutto se si riflette sul fatto che, in caso di situazioni come queste, si ha sempre bisogno di una mediatrice, una persona esterna che cerchi di analizzare la situazione in maniera oggettiva, anche se spesso non si ha voglia di ricucire.

Il programma, tra una sopresa ed un’altra e storie varie, si occupa anche di ricomporre relazioni, finite per un tradimento, ad esempio.

Sono storie dove la donna è sempre la parte trascurata, vittima di un uomo che può tutto, ma che non le permette di fare nulla, completamente assoggetata a lui, sotto qualsiasi punto di vista, soprattutto economico. La realizzazione di sé stessa è un aspetto irrilevante, un qualcosa che si può benissimo fare a meno. La donna, in questo caso, arriva a tradire perchè ha accanto un uomo che non la valorizza, che la controlla, che non vuole che si curi, che abbia contatti con l’esterno. La classica “coppia tossica”, dove sono presenti violenze fisiche, psicologiche ed economiche.

La donna arriva a tradire quando trova qualcuno di “diverso”, quando comincia ad “assaggiare” cosa c’è fuori, quando comincia a comprendere cosa può significare avere i social. È un tradimento influenzato dalla completa assenza di esperienze, di stimoli, di una perenne trascuratezza di sé stessa. Fatto non perché si provi dei sentimenti verso l’altra persona, ma perché non ci si vuole bene, perché non ci si accetta, non ci si crede belle ed ancora piacenti.

È una condizione, questa, vissuta dalla maggior parte delle donne, ma anche uomini, che si sono sposati da giovani, che hanno avuto figli da subito e si sono dovuti adeguare alla nuova vita, molto spesso “imposta” da altri.

Cosa fanno in questi casi?

La donna chiama la trasmissione per “farsi riprendere” dal marito violento e Maria De Filippi permette questo, invece di convincerla che un essere del genere è meglio allontanarlo. La signora della TV, essendo anche lei una donna, secondo me, dovrebbe invitarle a volersi bene, a fare esperienze, a ritrovare sé stesse, a realizzarsi. Dovrebbe, insomma, accendere una nuova consapevolezza che esiste un diverso trattamento.

Mio modestissimo parere, manca uno spazio televisivo dove far passare tutti questi messaggi. Quei messaggi SANI ed anche un po’ RIVOLUZIONARI per quello che ci è stato tramandato!

Viviamo, purtroppo, una società dove si pensa che “la gelosia sia sintomo di amore” e dove “il controllo maniacale sia sintomo del tenerci a quella persona”.

Tutto ciò è sbagliato!

Per affrontare il problema dell’impatto negativo dei programmi trash sulla percezione dei rapporti e dei valori, è importante educare i giovani e promuovere una visione più realistica e sana delle relazioni. Le scuole e le famiglie possono svolgere un ruolo cruciale nell’insegnare ai giovani a valutare criticamente ciò che vedono in televisione ed a sviluppare una capacità di pensiero critico ed analitico. È essenziale, inoltre, promuovere modelli positivi di relazioni basate su rispetto reciproco, comunicazione aperta e gestione costruttiva dei conflitti.

Serve urgentemente un’educazione all’amore forte e decisa, nonché un insegnamento al rispetto verso l’altro e tanto, ma proprio tanto, volersi bene!

Tutto ciò è realizzabile se tutti ci prendessimo la responsabilità di ciò che tramandiamo. Certi personaggi, soprattutto chi è particolarmente in vista, dovrebbero iniziare a risvegliare certe coscienze, mostrando a tutti, a livello nazionale, che i pregiudizi che si vivono sono troppo forti e vanno scardinati. Alimentando certi preconcetti non si fa altro che portare avanti certe convinzioni e questo non va bene, soprattutto nel periodo che stiamo vivendo!

Auspico in una presa di coscienza da parte di tutti. E sognare non costa nulla!