Attualità

Fiorella Mannoia e la sua voce per le Donne

Dita guizzanti, mani che battono su tamburelli a ritmo incessante e piedi che ballano come se punti da tarantole.

È tutto questo (e tanto altro!) la “Notte della Taranta”, che si svolge, da ormai più di vent’anni, nel bellissimo e caratteristico territorio salentino.

Quest’anno, con un’ospite d’onore, una delle icone della musica italiana. E, aggiungerei io, una delle donne che io stimo particolarmente, proprio per le sue continue prese di posizione, in diversi ambiti e su tante tematiche. Sto parlando di Fiorella Mannoia.

Fiorella Mannoia, celebre cantautrice italiana, ha sempre occupato una posizione di rilievo nell’universo della musica della penisola italica. Oltre alla sua ineguagliabile voce, è nota anche per il suo impegno in favore delle donne e contro la violenza di genere. Le sue canzoni sono, spesso, intrise di significati profondi e di messaggi che abbracciano il mondo femminile, in tutte le sue sfaccettature.

Perchè la consiglio proprio a tutti?

Perché è uno spunto di riflessione per ognuno, uomini e donne. È una donna che canta di donne per le donne (ed anche gli uomini, perché no!). Una donna che ha a cuore le altre donne e le invita a creare il loro essere, a realizzare i loro sogni, ad ascoltare le loro emozioni.

Come poteva mancare in questo periodo storico?

La presenza della Mannoia, in uno dei festival che, solo quest’anno, nell’ultima serata, ha contato più di 250mila persone, è un chiaro messaggio contro quello che le TV, ogni giorno, ci propinano. Notizie strazianti, tragiche, dolorose di ragazzine violentate da un branco o di donne ammazzate da uomini che non accettano la fine della loro storia. Le vittime sono, la maggior parte delle volte, le mia amiche donne!

Proprio per questo, per dare un grosso messaggio, è stata invitata a rappresentare una delle manifestazioni più grandi d’Italia, ma che ha anche fatto il giro del mondo.

Cos’è “La Notte della Taranta”?

La Notte della Taranta” è un festival, che celebra la ricca tradizione musicale e culturale della Pizzica Salentina. È un evento musicale straordinario, che incanta migliaia di spettatori provenienti da tutto il mondo, ogni anno, dal 1998. Si svolge nel mese di Agosto, in forma itinerante nelle varie piazze del Salento, iniziando da Corigliano d’Otranto e finendo a Melpignano.

Questo festival è una vera e propria maratona musicale, composta da concerti, spettacoli e workshop che si tengono in varie città del Salento per diverse settimane (almeno tre!). Il culmine di questo straordinario viaggio musicale è la grande serata finale, conosciuta come “L’Ultima Notte della Taranta”, dove si esibiscono musicisti di fama nazionale ed internazionale.

Il Festival nasce nel 1998, ma solo nel 2008 si ha la fondazione “Notte della Taranta”, con la quale si definiscono scelte strategiche, si promuovono iniziative comuni e si collabora tutti per la valorizzazione del territorio pugliese e delle sue tradizioni.

Ogni edizione prevede un “maestro concertatore” nel concertone finale, il quale ha il compito di arrangiare le musiche tradizionali salentine con i ritmi di altre.

L’Ultima Notte della Taranta è un evento annuale che celebra una delle più antiche tradizioni musicali del Salento: la taranta. Essa è una danza ed una forma di musica tradizionale che affonda le sue radici nel folklore della regione pugliese. La credenza popolare narra che ballare la taranta possa liberare dal morso di un ragno velenoso, la tarantola appunto, che avrebbe causato una sorta di “folle danza” nelle persone colpite.

Nell’ultima edizione dell’evento, come ho già detto, un’ospite di eccezione ha brillato sul palco: Fiorella Mannoia. La Mannoia ha portato il suo carisma ed il suo repertorio amato dal pubblico per unirsi a questo spettacolo unico. La sua presenza ha dato una nuova dimensione all’evento, amalgamando il tradizionale suono della taranta con il suo stile inconfondibile.

«Tanti brani parlano d’amore, spesso ci sono storie di violenza, matrimoni obbligati, sfruttamento del lavoro. Sembrano canzoni allegre, e alcune lo sono davvero, ma molte racchiudono tanta sofferenza. Per me, “Fimmine fimmine” che esorta alla ribellione e all’unione è il simbolo di tutta la Taranta».

(Fiorella Mannoia)

È questo che sostiene la Mannoia, in un’intervista al Corriere della Sera. “La mia Taranta in difesa delle Donne”. È così che esordisce!

Ma non è stata l’unica occasione!

Fiorella Mannoia, infatti, non si è mai sottratta ad esprimere il suo sostegno alle donne ed alla loro emancipazione. La sua musica è spesso un’opportunità per dare voce alle esperienze, alle sfide ed alle conquiste delle stesse. Attraverso le sue canzoni, la Mannoia trasmette un messaggio di forza e di resilienza, ispirando le donne a credere in sé stesse ed a lottare per i loro diritti.

Una delle tematiche centrali nelle sue canzoni è, come detto, la denuncia della violenza di genere. La sua musica affronta, senza paura, questo tema delicato, offrendo uno spazio di ascolto e di comprensione per chi ha subito esperienze traumatiche come queste. Brani come “Sally”, ad esempio, raccontano la storia di una donna vittima di abusi, mettendo in luce l’importanza di dare voce a coloro che spesso rimangono in silenzio. Questo brano racconta la storia di una ragazza che sfida le convenzioni sociali e cerca la libertà di scegliere la propria strada. È un inno alla ribellione contro le aspettative della società ed un’ode alla ricerca della propria identità. Questo tema è particolarmente rilevante per le donne, che spesso devono affrontare pressioni sociali e stereotipi di genere.

Fiorella Mannoia ha, anche, affrontato il tema della violenza domestica in modo toccante nella sua canzone “La casa in riva al mare”. La canzone narra la storia di una donna che cerca di fuggire da un rapporto abusivo. La sua voce emotiva e le parole profonde mettono in luce l’importanza di riconoscere e combattere la violenza di genere. Fiorella Mannoia ha utilizzato la sua arte per dare voce a coloro che, spesso, rimangono silenziosi.

Molti suoi brani sono veri e propri ritratti di donne forti e complesse. Ad esempio, “Quello che le donne non dicono” affronta il tema delle emozioni relegate nell’ombra, che spesso le donne non esprimono apertamente. La canzone sottolinea l’importanza di dare spazio ai propri sentimenti, senza paura del giudizio. È un invito a prestare attenzione a ciò che potrebbe essere nascosto dietro un sorriso, a comprendere i bisogni e le paure delle donne che possono trovarsi in situazioni difficili. Fiorella Mannoia offre un tributo alla forza interiore delle donne che lottano contro le avversità.

In “Le donne sole”, la Mannoia esplora la solitudine e l’indipendenza delle donne che, per scelta o per circostanze, si ritrovano a percorrere il cammino della vita da sole. La canzone celebra la capacità delle stesse di essere autonome e resilienti, nonostante le sfide che possono incontrare lungo la strada.

Il brano “Ho imparato a sognare” è un inno all’empowerment femminile. Esso sottolinea l’importanza di credere in sè stesse e di non farsi condizionare dalle aspettative altrui. Diventa, così, un vero e proprio inno di incoraggiamento per le donne che cercano di realizzare i propri sogni, nonostante gli ostacoli.

Una delle canzoni più significative di Fiorella Mannoia è “Io non ho paura”, anch’esso un inno per molte donne, di forza ed indipendenza. Le parole “Io non ho paura di niente, ho paura solo di me” trasmettono un messaggio di fiducia in sè stesse e di resilienza. La canzone incita le donne a non temere nulla ed a credere in sè stesse, un messaggio potente di autostima ed autodeterminazione.

In questi giorni, sono stata più volte accusata di parlare solo di donne. Come non potrei farlo!? Sono donna e solo chi è donna può comprendere la situazione di denigrazione e violenza continua nella quale ci ritroviamo. Non è semplice, ad oggi, “essere una donna”. O, meglio, non è semplice “essere una donna realizzata, emancipata, indipendente, acculturata, con un cervello funzionante ed una voce presente”! Se, a tutto questo, ci aggiungiamo una nostra propensione alla carriera ed una completa assenza di istinto materno, il gioco è fatto!

È come se un regista famoso ci abbia assegnato un ruolo. Quel ruolo di “brava donna” che, ormai, ci sta stretto! Per cultura, la “brava donna” è colei che tiene in ordine la casa, cresce ed accudisce i figli, non lavora, non si realizza, non ha uno spazio personale, non si lamenta mai, non si ammala mai, sta sempre zitta, è dolce, premurosa, felice. E, qualora anche una di queste caratteristiche dovesse venir meno, allora si diventa automaticamente “cattiva”.

In un panorama sociale del genere, dove le donne vengono ammazzate perchè la relazione tossica che stanno vivendo non va più bene e le ragazzine vengono violentate perchè ai ragazzi manca totalmente l’educazione sessuale, al rispetto verso l’altro e all’accettazione del rifiuto, abbiamo bisogno di più manifestazioni come questa, di altre Fiorella Mannoia la quale, grazie alla sua visibilità, riesce a tramandare messaggi profondi e fondamentali.

Fiorella Mannoia è molto più di una cantante di successo. È una voce influente, autentica, empatica e coraggiosa, che ha usato la sua musica per promuovere il cambiamento sociale. Le sue canzoni sono diventate simboli di forza, di emancipazione e di consapevolezza per le donne, in Italia ed oltre. La sua eredità musicale rimarrà un testamento duraturo del potere della musica nel plasmare le opinioni e nel promuovere il progresso sociale.

Fiorella Mannoia è quell’amica, quella compagna, quella vicina di casa, quella sorella, quella mamma, quella collega di lavoro che tutte vorremmo. Quella donna che ha realizzato sé stessa e può dare una mano a chi non ce la fa. E’ quella donna che è riuscita a raggiungere un equilibrio con sé stessa e quel grado di accettazione che le permette di essere un’icona inconfondibile per tutte le donne. E’ quella donna cazzuta che riesce a scardinare quei pregiudizi dietro la figura della stessa e quel ruolo che tutti vorrebbero attribuirci.

Le sue canzoni non solo ispirano, ma anche denunciano le ingiustizie e le sfide che le donne affrontano giornalmente. La sua musica offre un rifugio per coloro che cercano un modo per esprimere e condividere le loro esperienze.

Quel 26 agosto è una data storica. È quel giorno in cui una voce coraggiosa ha colorato di mille colori la figura femminile, cancellando, anche solo per poche ore, il rosso del sangue versato in questi giorni, il tutto contornato dalla taranta. Quando l’arte si mischia al cambiamento fa uscire cose straordinarie. E quel 26 agosto del 2023 è l’inizio di una cosa straordinaria!