Cronache autoironiche di un microbioma in rivolta
Cronache autoironiche di un microbioma in rivolta: il racconto divertente e (auto)critico, invece di sgonfiare, scatena il caos.
Mi sono lanciata in un’impresa nobile: ripulire il mio microbioma.
Via gli zuccheri, via le schifezze confezionate, via tutto ciò che faceva da rave party nel mio intestino.
Ho fatto tabula rasa come una sacerdotessa della salute intestinale.
E sai cosa ho ottenuto in cambio?
Una pancia lunatica degna di un film horror.
Atto I – “Depurata, sì. Gonfia, anche.”
Mentre le altre si sgonfiano eliminando il pane, io mi gonfio eliminando… tutto.
Perché quando togli gli zuccheri, il microbioma si resetta. È normale, lo so.
Ma il mio intestino si è offeso.
“Dov’è il mio biscotto?” “Dov’è la mia brioche satanica?” “Dov’è quella dose giornaliera di veleno dolce a cui ero tanto affezionato?”
Atto II – “La Pancia che Medita”
Mangio prebiotici, semi di lino, verdure crude, yogurt greco 0%.
La mia pancia, invece, assume la posizione del loto e trattiene tutto.
Medita.
Si gonfia.
E si chiude nel silenzio mistico del: “oggi non si evacua, grazie.”
Atto III – “Lo Spumone dell’Inganno”
La mia coccola serale è un’opera d’arte: mirtilli congelati, kefir, yogurt, cannella, ghiaccio e mandorle.
Una poesia per la pelle.
Ma appena lo ingurgito, l’addome si trasforma in un tamburo tribale.
Forse ho risvegliato qualche spirito vendicativo dell’intestino tenue.
Epifania finale
Ho fatto pace con il fatto che sto rieducando il mio corpo.
Sto facendo pulizia. Sto scolpendo.
Tuttavia, se la mia pancia, per ora, si comporta come un’adolescente ribelle, fa parte del percorso.
È una prassi. Un passaggio.
Un’iniziazione alla versione più divina (e meno gonfia) di me.
P.S. Se mi vedete con l’addome da sei mesi di gravidanza mentre sorseggio acqua con curcuma… non giudicatemi.
Sto solo educando il mio microbiota. A suon di spumoni e silenzi intestinali.
Conclusione
Educare il proprio microbioma non è solo una questione di salute, ma anche un viaggio psicologico, emotivo… e molto spesso tragicomico. In mezzo a verdure crude, spumoni spirituali e silenzi intestinali, ho imparato che il corpo parla e a volte urla. Ma va bene così.
Cronache autoironiche di un microbioma in rivolta: il racconto divertente e (auto)critico, invece di sgonfiare, scatena il caos.
E magari, alla fine, anche qualche risata liberatoria.
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