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Pianista della mente: un romanzo che racconta Sofferenza e Anima

Leo Silva, autore del romanzo Pianista della mente, che racconta la sofferenza emotiva e dell' anima con delicatezza e profondità.

Intervista a Leo Silva, autore del romanzo Pianista della mente, che racconta la sofferenza emotiva e dell’ anima con delicatezza e profondità.

Il 26 aprile è uscito il tuo quinto libro, Pianista della mente. Cosa rappresenta per te questo nuovo romanzo nel tuo percorso letterario?


Rappresenta l’origine di un nuovo respiro: quello della verità. Oggi si fatica a realizzare la verità e purtroppo la realtà è che si soffre, sempre di più. Questo romanzo è un “dolce” pugno allo stomaco che piega il lettore all’abbandono della realtà. In un’epoca di finzione e illusione, riportare il tema della sofferenza nella sua centralità con rispetto ed eleganza è fondamentale per l’unione delle persone.

Hai scelto il flusso di coscienza come forma narrativa. Perché? Cosa ti permette di dire che altri stili non ti concederebbero?


Il flusso di coscienza entra in punta di piedi nella mente del lettore e lo trascina nella sua medesima storia. Permette di dare al lettore l’intimità giusta per affrontare il viaggio insieme.

Hai descritto il romanzo come “emotivamente pesante”. In che modo affrontare la verità dell’umano, nella sua crudezza, può trasformarsi in un atto liberatorio per il lettore?


La libertà è la possibilità di esprimersi senza vincoli o giudizi. Oggi siamo poco liberi dal punto di vista emotivo. Spesso si fa fatica ad esternare le fragilità, quando in realtà, è la chiave del successo emotivo.

Nel libro e nella tua visione generale della società, parli di una realtà “plastica” e dominata dalla finzione estetica. Da dove nasce questa riflessione? È frutto di esperienza personale, osservazione o entrambe?


La plastica è la distanza umana. Ci basiamo sulla bellezza estetica, tralasciando il contenuto umano. La vera pelle è la bellezza dell’animo.

Scrivi: “mi chiedo quando le persone preferiranno il contenuto al contenitore”. Credi che la letteratura abbia ancora la forza per porre questa domanda e smuovere coscienze?


Penso che il dialogo, come pure la parola, possano riportare questo tema al centro della discussione. Spesso è la paura che influenza la scelta. Si sceglie il prodotto solo se è bello esteticamente. Nell’era del consumismo ossessivo, bisognerebbe imparare nuovamente a sentire il gusto e l’odore. Essere belli, per me, significa semplicemente essere.

Secondo te, perché oggi abbiamo così tanta difficoltà ad accettare e comunicare il disagio interiore?


Per paura di scoprire cose scomode. L’inconscio subentra attraverso domande o momenti inconsapevoli. Spesso si ha paura di conoscersi davvero.

La salute mentale è ancora uno stigma forte. Come speri che Pianista della mente possa contribuire a scardinarlo?


Questo romanzo è un abbraccio a tutti coloro che stanno dimenticando il gusto di una mela. Riportare il gusto al presente. Qui e ora. Qui è ora. Questo romanzo è proprio Qui e ora.

In un tempo in cui tutto viene mostrato, quanto è importante invece raccontare l’invisibile?


L’invisibile è visibile se si ha la forza e il coraggio di andare oltre l’apparenza. Ciò che appare è luce, ma è nel buio che scopriamo i sensi.

Con quattro libri già pubblicati, in che modo senti che sei cresciuto come scrittore e come persona?


Attraverso il dialogo con le persone. Si cresce attraverso la relazione.

Se dovessi sintetizzare il messaggio di Pianista della mente in una sola parola, quale sarebbe? E perché?


Diaframma. Questo romanzo attiva il diaframma. Respirare è il primo passo per affrontare il vento interiore.

Conclusione

Pianista della mente: un romanzo che racconta sofferenza e anima non è solo un’opera letteraria, ma un invito a rallentare, ad ascoltarsi e a riconoscere le proprie fragilità come parte essenziale dell’essere umano. Attraverso il suo stile diretto e profondo, l’autore ci offre uno specchio sincero delle emozioni spesso taciute, restituendo valore al contenuto interiore in un’epoca dominata dall’apparenza. Un libro che respira insieme al lettore e che lascia il segno, stimolando una riflessione urgente sul significato della libertà emotiva, del dolore e della rinascita.

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