Libri e letteratura

Gabriele D’Annunzio, una rubrica dei grandi autori

Mi piacerebbe incominciare una rubrica incentrata sui grandi autori della letteratura Italiana. Portarvi in ogni articolo un autore diverso, la sua storia, le sue opere e un’analisi personale.

Oggi voglio trasmettervi cultura e parlarvi di uno dei più grandi e rivoluzionari scrittori della storia, Gabriele D’Annunzio.

Come hai avuto questa idea?

Il panorama letterario è ormai abbandonato dalla nuova generazione. Ci ritroviamo in una generazione tecnologica basata sui social e la buona e “vecchia” letteratura viene abbandonata a sé. Tra i miei coetanei sento sempre meno passione e informazione riguardo questi patrimoni culturali e vorrei far rinascere in voi questa passione.

Dal mio primo articolo, il mio scopo è stato toccare i vostri cuori, riaccendere la passione verso la scrittura, la lettura e la letteratura.

Vorrei riaccendere nei vostri animi quell’ardore, quella passione rovente verso la letteratura che scalda anche gli animi più gelidi, perché la letteratura è capace di portarvi in mondi nuovi, di mettervi a contatto con il vostro inconscio e con i vostri sentimenti più profondi.

Nella letteratura potete rispecchiarvi e leggere testi in cui ritroverete voi stessi e non vi sentirete più così soli.

La letteratura è anche un modo di fuggire, scappare dalla realtà, immergersi in mondi diversi, immedesimarsi in vite diverse, sognare ad occhi aperti.

Purtroppo crescendo si perde questa capacità. Si perde la capacità di tornare bambini e sognare ad occhi aperti e la lettura serve proprio a ciò, a risvegliare la vostra parte più bambina, la vostra parte più umana.

Viviamo in una società che ci impone di essere come macchine, senza sentimenti e con solo la capacità al lavoro, la letteratura è un’ancora a cui aggrapparsi per rimanere vicino a quello spiraglio di luce che la vostra parte più bambina vi dona.

La letteratura può essere una salvezza per il vostro animo e non andrebbe sottovalutata.

Gabriele D’Annunzio

Gabriele D’Annunzio è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico, giornalista e patriota italiano. Simbolo del Decadentismo Italiano e celebre figura della prima guerra mondiale, essendo che influenzò fortemente la politica di quei tempi.

Nasce a Pescara nel 1863 da una famiglia agiata e visse in due epoche (800 e 900) e influenzò fortemente la letteratura di queste 2 epoche.

È stato per me una grande ispirazione a livello letterario, così tanto che decisi di portarlo come argomento chiave al mio esame di maturità.

Nonostante io non mi conformi e non mi ritrovi nelle sue ideologie politiche, ritengo sia stato un grande scrittore.

Rimango convinta che politica e letteratura vadano tenute separate. In quanto la letteratura è arte e la politica è scienza politica, quindi si basano su criteri e principi diversi.

Quindi sono qua per parlare dei suoi scritti e non della sua posizione politica.

Sensibilità politiche o filosofiche, sono diverse tra loro e spesso assolutamente inconciliabili” -Wikipedia

Parliamo della personalità di Gabriele D’Annunzio, alquanto eccentrica ed eccezionale: caratterizzata da atteggiamenti esibizionistici e sprezzanti verso le masse.

Fu il maggior esponente dell’estetismo, il culto della bellezza.

“Devi circondarti di cose belle per vivere bene”

Il suo ideale era il “vivere inimitabile

Fu un autore versatile e prolifico e la sua produzione letteraria è divisa in 4 fasi:

  1. Fase Neoclassica
  2. Fase Russa
  3. Fase Superomismo e Panismo
  4. Fase Il Notturno

Quale fase ti ha colpito di più?

Sicuramente la terza. Eroi tipicamente dannunziani, nati dalla suggestione della lettura di Nietzsche, un filosofo, filologo e saggista tedesco.

Opere in cui accanto alla voglia di agire e di vivere ci sono pur sempre protagonisti deboli, inetti e incapaci di raggiungere i loro obiettivi perché attratti verso l’oscurità, la decadenza e la morte rappresentati sempre da una figura femminile “la femme fatale”.

Cos’è il superuomo per Nietzsche?

Friedrich Nietzsche: biografia, pensiero filosofico e ...

Il superuomo è un concetto filosofico che si colloca nel futuro: corrisponde all’idea di un uomo nuovo, oltre e diverso da ciò che conosciamo. La stessa parola tedesca che utilizza Nietzsche è Ubermensch che può essere tradotta anche con “oltreuomo”, cioè di un uomo oltre l’uomo esistente.

L’opera di D’Annunzio che ti ha colpito di più?

Nonostante la terza fase sia quella che mi ha colpito di più, l’opera che mi ha toccato nel profondo è “il piacere” 1889, il cui protagonista, Andrea Sperelli è l’alter ego dell’autore.

Penso sia un’opera straordinaria e realistica che mostra la divisione umana dell’amore carnale e quello emotivo, mostra la divisione dell’uomo, la visione in bianco e nero che accumuna molti esseri umani, non riuscire a conciliare i 2 tipi di amore e ricercarli in persone diverse

Quindi se anche tu sei una persona con una visione dicotomica, con una visione in bianco o nero dell’amore, ti invito a leggere questo capolavoro che ti toccherà l’animo. È ritenuto da molti contemporanei il primo romanzo moderno, rivelatosi il capolavoro di D’Annunzio.

Andrea Sperelli rappresenta un uomo che ha perso la propria identità seguendo un’ideale di bellezza effimero e illusorio.

Cosa vuol dire essere dicotomico?

Il pensiero dicotomico, detto anche pensiero “tutto o nulla” è una distorsione cognitiva, in base alla quale tendiamo a pensare tutto bianco o tutto nero (Beck & Greenberg, 1984)

Perchè D’Annunzio ti ha colpito?

D’Annunzio è la rappresentazione del Narciso, tema molto intrigante per me, su cui sicuramente porterò un articolo al riguardo.

E si conclude così il nostro primo autore, con la speranza di appassionarvi e portarne molti altri.