Musica

Civil War, canzone genere hard-rock, Guns N’ Roses

“What we got here is failure to communicate

Some men, you just can’t reach

So, we get what we had here last week

Which is the way he wants it

Well, he gets it

And I don’t like it any more than you men”

Cool Hand Luke, Stuart Rosenberg

Civil War è una canzone di genere hard-rock del gruppo americano Guns N’ Roses. Inserita come singolo d’apertura del loro quarto album Use Your Illusion II, pubblicato nel 1991. Ha una durata di 7:42 minuti. Il titolo tradotto significa guerra civile.

L’introduzione di Civil War è caratterizzata da un monologo preso da un film del 1967 chiamato Cool Hand Luke (uscito in Italia con il nome di Nick Mano Fredda). In cui una guardia carceraria, dopo essersi accanito contro il prigioniero protagonista del film per una tentata fuga finita male dal campo di prigionia, pronuncia il monologo sopracitato riguardante l’uso della violenza per punire e tenere calmi i prigionieri. In più, sia all’inizio sia alla fine della canzone, Axl fischietta un motivetto chiamato When Johnny Comes Marching Again, una canzone popolare statunitense risalente alla Guerra Civile Americana. Tutto questo con sotto la dolce melodia della chitarra elettrica.

Il primo bridge continua con lo stesso riff di chitarra dell’introduzione. Descrive come i giovani uomini combattono e muoiono in guerra, come le giovani donne gli piangono e in generale la condizione di vita piena di orrore e odio che vivono le persone per colpa di essa, oltre che la sua amara ripetitività.

Una volta concluso, la canzone di Civil War esplode con un altro riff di chitarra più forte del primo e transita nella prima strofa. Nella quale si discute di come le guerre facciano il lavaggio del cervello ai cittadini, giocando sul loro senso del nazionalismo per fomentarli. Far loro partecipare ai conflitti e far loro dimenticare le atrocità commesse in passato per causa sua. Oltre ai diversi motivi per cui vengono e sono state combattute (uno fra tutti la religione), a cui segue il primo assolo di chitarra.

Infine, dopo l’assolo, la melodia retrocede piano piano nel riff iniziale e si passa al primo pre-ritornello. In cui vengono citati diversi momenti storici che hanno segnato la storia americana come gli assassini di Martin Luter King Jr., dei fratelli Kennedy e i nomi dei soldati morti in Vietnam incisi sul Washington’s Vietnam Veterans Memorial.

Il ritornello di Civil Way ricorda come tutte le persone non abbiano bisogno di nessuna guerra civile perché essa “dà da mangiare ai ricchi mentre sotterra i poveri”. Nella quale i politici affamati vendono vite umane spaventate e inconsapevoli come se fossero in un negozio di alimentari.

La seconda parte della canzone di Civil Way riprende melodicamente e contenutisticamente la prima. Si inizia con il secondo bridge, in cui viene spiegato come lentamente la guerra non uccida solo le persone ma arrivi persino a distruggere il mondo intero mentre noi rimaniamo pieni di dubbi. Veniamo riempiti di menzogne e decidiamo di seguire dei capi politici dalla morale dubbia. Prosegue con la seconda strofa nella quale si fa rifermento al fatto che, nonostante il passare degli anni e il cambiamento di pensiero che ne deriva, la guerra continua sempre. A volte anche per le stesse vecchie ragioni.

E infine, dopo un secondo assolo di chitarra, si viene trasportati al secondo pre-ritornello, costituito da pezzi del discorso pronunciato da un membro del Partito Comunista del Perù, il quale recita:

“Noi pratichiamo il totale annientamento

Di sindaci e ufficiali di governo

Per esempio, per creare un vuoto

E poi riempire quel vuoto

Mentre la guerra popolare avanza

La pace è più vicina”

Per concludere, dopo la ripetizione del ritornello, la canzone termina con una domanda che, oltre a citare il titolo e interpretarlo in un altro modo, sintetizza tutto il contenuto della canzone e mira a porre in noi una riflessione non così scontata che in pochi attuano:

“What’s so civil ’bout war anyway?”

“E comunque cosa c’è di civile nella guerra?”