Andrea Casolaro: appassionato di giornalismo sportivo e del Milan

Intervista ad Andrea Casolaro, giovane talento appassionato del giornalismo sportivo con una grande passione per il Milan.
Identità e Percorso
Chi è Andrea Calsolaro oggi, e chi sogna di diventare domani?
Andrea Calsolaro oggi è sicuramente una persona che sogna tanto, ma che nei suoi sogni conserva tanti obiettivi. É uno studente universitario, ma che cerca soprattutto di immettersi nel mondo del giornalismo già da ragazzino. Non a caso ha capito che questo “é il suo mondo” durante il periodo di quarantena dovuto al Covid-19. Sogna di diventare un punto di riferimento per i colori rossoneri e non solo solo, sogna di diventare dunque come i suoi idoli giornalistici.
Come mai hai scelto di studiare Scienze della Comunicazione?
Ho scelto di studiare Scienze della Comunicazione per due motivi. Il primo perché ovviamente mi apre le apre le porte a quello che vorrei fare in un futuro prossimo. Il secondo motivo è perché comunicare bene è la base per diventare un esperto in questo mondo. Farsi capire e adottare delle tecniche funzionali fanno sicuramente la differenza.
Cosa ti affascina di più del mondo del giornalismo?
Una cosa che mi affascina più di tutte nel mondo del giornalismo è sicuramente arrivare prima di tutti gli altri, ovvero sganciare quella notizia che nessuno sa o che nessuno sapeva fino a prima della tua scoperta.
Hai un modello o una figura giornalistica a cui ti ispiri?
Un modello moderno al quale mi ispiro ispiro è sicuramente Fabrizio Romano. Veloce, diretto e perfetto, questo è quello che secondo me lo differenzia da tutti gli altri. Carlo Pellegatti però, è quella persona che probabilmente mi ha fatto appassionare prima di tutti a questo mondo, i suoi collegamenti storici, i suoi soprannomi, hanno fatto suscitare un qualcosa che è difficile da spiegare a parole.
Qual è, secondo te, la qualità fondamentale per un buon giornalista oggi?
Ad oggi la qualità fondamentale che un giornalista deve avere è sapersi differenziare, ovvero attirare l’attenzione delle persone senza mai illuderle, altrimenti poi si perde credibilità e ovviamente questo non aiuta il giornalista stesso.
Ti vedi più nel giornalismo sportivo, di inchiesta, culturale o qualcosa di più trasversale?
Purtroppo come mi vedo nel giornalismo sportivo non mi vedo in nessun altro. Lo sport, ma in particolar modo il calcio, è qualcosa di grande e non trattarlo per me sarebbe una grande sconfitta a priori.
Come ti alleni ogni giorno per diventare un giornalista migliore?
Per diventare un giornalista migliore cerco di imparare da chi sicuramente ne sa più di me, perché bisogna innanzitutto essere umili e cercare di ascoltare i consigli di persone più esperte per cercare di migliorare e magari anche in futuro superarle.
Che tipo di storie sogni di raccontare?
Sogno di raccontare delle storie che mettano in primo piano il calcio, in particolar modo il Milan, dal calciomercato fino alle partite.
Parlaci della tua pagina Instagram dedicata al Milan: com’è nata e cosa vuoi trasmettere?
La mia pagina Instagram è nata per gioco. La prima che creai era nel lontano 2019/2020, lo feci puramente per gioco, per passare il tempo, ma dopo è diventato un qualcosa che mi ha preso sempre di più. Non era solo un passatempo, era l’inizio di un qualcosa che ad oggi non posso farne più a meno. Il calcio già lo amavo come il Milan ovviamente, ma avere una pagina Instagram mi ha sicuramente aiutato a confrontarmi al meglio con tantissimi tifosi rossoneri. Voglio trasmettere principalmente la mia passione, Un qualcosa che le parole non possono spiegare, ma magari il mio lavoro, il mio impegno, il mio tempo dedicato può farlo.
Che tipo di contenuti funzionano di più tra i tifosi rossoneri?
Sicuramente bisogna cercare dei contenuti che attraggano il tifoso rossonero, cercare magari di avere dei parallelismi con cose più attraenti/attuali, in maniera tale che la persona provi piacere a leggere una mia descrizione e non sia annoiata.
Quanto pensi sia importante oggi saper comunicare bene anche sui social?
Comunicare bene sui social è probabilmente alla base di tutto, se non comunichi bene non puoi andare avanti o meglio puoi farlo, ma non farai molta strada.
Hai mai pensato di trasformare la tua pagina in un vero e proprio progetto editoriale?
Si, è uno dei miei sogni, magari in un futuro prossimo. La mia intenzione é far diventare la mia semplice pagina Instagram un qualcosa di molto grande.
Quando è nato il tuo amore per il Milan?
L’amore per il Milan non me lo sono mai saputo spiegare, probabilmente qualcuno da piccolo mi ha inculcato questa passione nelle vene e da allora il Milan é praticamente parte integrante della mia vita.
Il tuo ricordo più bello da tifoso?
Essendo giovane non ho ricordi paragonabili a quelli di un 30enne. Ma sicuramente lo scudetto più bello di sempre del 2022 e un qualcosa di pazzesco. Tutti ci davano sfavoriti, ma poi il 22 maggio a festeggiare eravamo noi.
Un giocatore che consideri una leggenda assoluta?
Probabilmente so che nella storia del Milan c’è ne sono stati sicuramente di più forti, ma come Zlatan Ibrahimovic ne ho visti veramente pochi. Che sia in campo o in un intervista, quando c’è lui in mezzo non riesco a guardarlo come guardo gli altri. Un idolo, un motivatore con la M maiuscola, a volte un po’ presuntuoso? Si chiama confidenza e consapevolezza dei propri mezzi, chi lo critica lo guarda al 99% dal basso.
Cosa significa per te “essere milanista”?
Essere milanista è appartenenza, orgoglio, é un qualcosa che gli altri non possono minimamente capire. Essere milanista è probabilmente la cosa più bella che mi potesse capitare in questa vita.
Come immagini il tuo lavoro ideale nel mondo della comunicazione?
Nel mondo della comunicazione vorrei fare il giornalista, all’interno di una redazione o magari anche a capo della mia.
Cosa significa per te “fare informazione” in un mondo così veloce e pieno di notizie?
Come già detto prima bisogna differenziarsi quando si fa informazione, essere originali è la base per cercare di attirare il pubblico.
Qual è il consiglio più utile che hai ricevuto finora?
Il consiglio più utile è stato sicuramente quello di non mollare alle prime difficoltà, non sarà facile realizzare quello che ho in mente, ma se fosse facile penso che lo farebbero tutti.
Se potessi intervistare chiunque, chi sarebbe e perché?
Zlatan Ibrahimovic, il perché già lo sai.
In conclusione, Andrea Casolaro rappresenta una figura di spicco nel giornalismo sportivo, è giovane e appassionato con tanta voglia di fare distinguendosi per la sua passione e dedizione nel raccontare le vicende sportive, con particolare attenzione al Milan. La sua carriera è un esempio di impegno e professionalità, offrendo spunti di riflessione per chi aspira a intraprendere un percorso simile nel mondo del giornalismo sportivo.
Social The Digital Moon