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Il declino della lettura nel mondo contemporaneo

Il declino della lettura nel mondo contemporaneo è sempre più evidente, ma non tutto è perduto grazie a figure come l'influencer culturale.

Leggere non è solo un passatempo, è molto di più. È un’attività che permette di sviluppare la nostra mente, qualsiasi sia la lettura in questione. Non importa che si tratti per forza di un saggio critico, spesso impariamo anche dalle cose più banali. Leggere, infatti, è il modo migliore per imparare e per conoscere cosa nuove. Eppure, nel mondo contemporaneo assistiamo a un declino della lettura, soprattutto nelle generazioni più giovani. Il motivo ci appare ovvio: l’avvento di Internet. Questo è uno strumento validissimo per tante cose, ma, come ogni strumento potente, può avere dei pro e dei contro, a seconda di chi e come lo utilizza. Può, infatti, essere una risorsa fondamentale per molti, ma può anche essere distruttivo, ad esempio per l’immaginazione dei ragazzi che più giovani. Questa tende a svanire in un contesto in cui il pubblico riceve in modo immediato e compatto immagini e suoni.

La lettura tra ieri e oggi

Se fino a 70 anni fa leggere era una forma di intrattenimento, oggi quando la persona media decide di rilassarsi lo fa davanti a uno schermo. Non a caso è nato il binomio: divano e tv. Al contrario del libro, però, i nuovi canali mediatici non riducono lo stress, ma anzi è scientificamente provato che essi lo aumentino, peggiorando la qualità del sonno e anche della vita in generale.

Per non parlare poi del nostro modo di scandire il tempo. Negli anni passati vi era l’idea di vivere con lentezza, godendosi la vita. Ciò rispecchiava benissimo l’idea di stare ore a leggere e capire un testo articolato e ben scritto, preferibilmente di una certa lunghezza. In tempi contemporanei, invece, questa identità è andata perduta, e si predilige contenuti brevi e veloci che possano soddisfare l’esigenza immediata del fruitore. Social network e piattaforme di streaming vanno a nozze con queste nuove richieste, sviluppando sempre di più contenuti brevi e di poca profondità culturale e intellettuale.  

La lettura nei social media

Tale comportamento mette a duro rischio tutti i benefici che la lettura comporta. Come detto poco fa, innanzitutto ne risente l’immaginazione e la creatività, ma nel mondo prettamente sociale limita la capacità di comprensione dell’ambiente circostante e dell’empatia verso i nostri simili. Si inizia ad avere difficoltà a concepire l’altro e noi stessi. Insomma, la diminuzione della lettura può avere conseguenze disastrose sia sullo sviluppo cognitivo che sullo sviluppo sociale. 

Nonostante ciò, fortunatamente ancora molte persone leggono. Anche la grande affluenza di persone al Salone del libro di Torino di quest’anno (2025) dimostra come il mondo librario non sia stato completamente abbandonato. Di fatto, c’è chi ha visto nei social media un’opportunità per creare nuovi club di lettura digitali e per promuovere le proprie recensioni e opinioni su un determinato libro. Non a caso, oltre agli “influencer canonici” sono nati gli influencer culturali, che contribuiscono a fomentare la passione per i libri, influenzando soprattutto le nuove generazioni. C’è quindi forse ancora un modo per salvare il declino della lettura nel mondo contemporaneo.

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